LXP: cos’è, a cosa serve e quali sono i suoi benefici

Dopo anni di smart working, l’esigenza di snellire determinati processi aziendali con l’utilizzo di strumenti di mediazione digitale è passata dall’essere percepita come una misura d’emergenza a diventare una consapevolezza, grazie anche alle tante soluzioni proposte. Tra gli ambienti più coinvolti da questi cambiamenti, c'è la formazione. Un mondo che ha dovuto riadattarsi alla fluidità della nuova condizione. L'utente è diventato sempre più centrale, nella scelta di quando e come fruire i corsi. Questo vale soprattutto per l’autoapprendimento, in particolare quello legato alla formazione non obbligatoria. La premessa porta l’attenzione su uno strumento destinato a conquistare sempre più spazio nel mondo dell’apprendimento: la Learning Experience Platform (LXP).

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lxp cos'è

Sommario

LXP: cos’è?

Quando parliamo della Learning Experience Platform ci riferiamo a una piattaforma che consente all’utente di vivere esperienze di apprendimento non limitate alla sola acquisizione di contenuti interni, ma anche alla creazione e alla condivisione di materiale esterno alla piattaforma. Infatti, in una LXP, l’utente può produrre introdurre integrazioni e aggiornamenti cercare percorsi specifici o funzionali all’acquisizione di competenze.

Una LXP è dotata di un software, dedicato alla formazione, che facilita la creazione e la fruizione di contenuti grazie ai suggerimenti elaborati da un’Intelligenza Artificiale. Questo significa che, quando un utente completa un percorso o termina la consultazione di un argomento, la LXP gli suggerisce contenuti affini per accompagnarlo alla fase di apprendimento successiva. Un processo molto simile a quello che si verifica con i canali social, ad esempio quando guardiamo una serie di video su YouTube, quest’ultimo tende ad orientare le nostre scelte successive proponendoci argomenti simili. L’utente viene così orientato non solo verso la scelta di contenuti aziendali, ma può attingere anche da risorse esterne, presenti sul web o messe a disposizione da altri utenti o organizzazioni.

La LXP può essere vista come una sorta di motore di ricerca che conduce l’utente all’interno di un catalogo molto vasto in cui ha l’opportunità di costruire il suo percorso di apprendimento sulle competenze di suo interesse, senza limiti nel reperimento dei contenuti.

Quando un utente completa un percorso o termina la consultazione di un argomento, la LXP gli suggerisce contenuti affini per accompagnarlo alla fase di apprendimento successiva. In sintesi, l’algoritmo della piattaforma ricava i contenuti da proporre all’utente in base a tre principali criteri:

  • Le esperienze precedenti dell’utente, per proporre contenuti adeguati alle conoscenze già consolidate;
  • L’esperienza di altri utenti, ad esempio per suggerire;
  • La personalizzazione dell’apprendimento, indirizzando l’utente verso specifici corsi e contenuti, in linea con gli obiettivi da raggiungere.

Dunque, si deduce a prescindere dalla possibilità di farsi orientare dall’Intelligenza Artificiale, l’utente di una LXP sia molto indipendente e possa decidere in autonomia come muoversi, scegliendo altri corsi o parti di essi.

A cosa serve una LXP

La Learning Experience Platform nasce con una specifica funzione: quella di agevolare la ricerca di contenuti da parte degli utenti.

È possibile che un’azienda, con alle spalle anni di formazione, conservi anche un repertorio vasto e variegato di contenuti formativi, che gli utenti devono essere messi nelle condizioni di poter recuperare facilmente.

Una LXP è anche un ottimo strumento di gestione dei contenuti, nuovi e d’archivio, destinati all’apprendimento che rende l’utente autonomo e, allo stesso tempo, l’azienda più consapevole delle effettive competenze delle sue risorse. Grazie agli analytics di una LXP, infatti, può acquisire informazioni legate ai momenti di formazione, spaziando dalle conoscenze acquisite dagli utenti ai loro interessi e alle loro preferenze, in modo da impostare percorsi futuri; si tratta di contenuti non tracciabili, ma pur sempre verificati per quanto riguarda attendibilità e valore formativo, aspetto che unisce la possibilità di formarsi liberamente con la sicurezza di non imbattersi in informazioni errate o incomplete.

Un ulteriore motivo per cui le aziende utilizzano le LXP è che queste consentono di monitorare l’eventuale gap tra le competenze dimostrate e i ruoli professionali agiti. Informazioni di questo tipo permettono di elaborare una mappatura delle conoscenze e delle abilità dell’utente, tale da tener conto degli interventi da effettuare per colmare il divario tra posizione ricoperta e competenze possedute.

Caratteristiche e funzioni

In base a quanto detto in precedenza possiamo fare il punto delle principali caratteristiche di una LXP:

  • L’utente è protagonista del suo percorso di formazione, definendolo in autonomia sulla base delle proprie esigenze e aspirazioni di apprendimento;
  • L’Intelligenza Artificiale è in grado di facilitare l’esperienza di apprendimento con suggerimenti che tengano conto di requisiti e obiettivi;
  • L’algoritmo è in grado di formulare suggerimenti grazie alle competenze rilevate. Esse prendono in esame: gap tra posizione e competenze, bisogno formativo espresso dall’utente, competenze di altri utenti su argomenti affini;
  • L’utente è al centro del processo e, grazie all’Intelligenza Artificiale, l’azienda ha piena consapevolezza delle nozioni che potrebbe imparare, seguendo uno specifico percorso.

Queste sono le caratteristiche distintive delle LXP. In che modo, però, rappresentano un beneficio per l’utente e per l’azienda?

lxp-learning experience platform

Benefici nell’uso

La feature principale delle LXP è la ricerca assistita dall’algoritmo.

Questo rende possibile creare contenuti internamente con cui andranno a integrarsi gli approfondimenti suggeriti dall’ AI sulla base dell’esperienza utente, permettendogli di spaziare a 360° su un argomento o di passare a un altro sulla base delle affinità individuate dall’Intelligenza Artificiale. Un aspetto, peraltro, che migliora con lo sviluppo e l’integrazione di AI sempre più potenti: ChatGPT è ora in grado di proporvi una serie di ricette basandosi su quello che avete nel frigorifero, immaginatevi un potenziale simile integrato in una Learning Experience Platform! L’esperienza formativa dell’utente diventa così qualcosa di ancora più personale e facile da gestire autonomamente favorendone la proattività.

Differenze tra LMS e LXP

Le LXP non sono le uniche piattaforme coinvolte nei processi di formazione. Ci sono anche gli LMS (Learning Management System). Viene da chiedersi, allora, come mai si sia sentito il bisogno di un tipo differente di piattaforma quando gli LMS, nel loro ambito, svolgevano il lavoro alla perfezione.

La ragione sta nella grande differenza tra LXP e LMS: ovvero nel modo di concepire l’apprendimento e il percorso formativo.

Da un lato, abbiamo gli LMS per i quali tutto deve essere prestabilito e programmato, passo dopo passo, nel minimo dettaglio, così che anche il tracciamento del comportamento dell’utente sia facilitato per tutto il corso dell’attività.

In questo modo, è la struttura del percorso formativo ad avere maggiore attenzione e l’attività degli Instructional Designer si concentra nel rendere ogni percorso narrativo immersivo e coinvolgente. I contenuti sono spesso erogati attraverso la metodologia del microlearning e articolati su una traccia narrativa che può prevedere momenti di verifica, dinamiche gamificate e altri momenti di interazione.

Dall’altro lato, abbiamo le LXP, la cui natura rende la struttura dei percorsi formativi molto più libera e personalizzabile, proprio per gli aspetti accennati in precedenza.

Il centro di tutto non sono più il contenuto o la sua strutturazione, bensì l’utente con le sue competenze, le conoscenze effettive e le sue esigenze. Diventa, così, in un certo senso, il capo progettista della propria formazione, contribuendo a creare un percorso che affianca alle risorse interne alcune risorse esterne selezionate con cura; benché queste risorse non siano tracciabili nel vero senso della parola, sarà sempre possibile monitorare le scelte dell’utente, valutandone la bontà di questo nuovo percorso e la possibilità di proporlo anche ad altri utenti.

machine e deep learning

LMS VS LXP. Quale scegliere?

Giunti fin qui avrai capito che LMS e LXP non sono completamente sovrapponibili per scopi, contenuti, modalità e funzionalità. Tuttavia, possono esserlo per l’efficacia della formazione.

Un LMS risulta sicuramente la scelta preferibile quando si decide di mantenere un controllo più rigido sul processo formativo, poiché il suo obiettivo finale è il conseguimento di obiettivi di apprendimento ben precisi, a cui l’intero percorso deve portare.

Quando, invece, preferire una Learning Experience Platform?

In generale, in tutte le situazioni in cui si vuole lasciare più libertà all’utente, una LXP sembrerebbe la soluzione ideale.

Pensa ad esempio, a un contesto come quello dell’Informal Learning. Tra i suoi principali ostacoli, infatti, avevamo individuato il problema della verifica dell’autorevolezza dei materiali. Un aspetto su cui una LXP, e la sua AI integrata, potrebbero garantire maggior controllo, pur lasciando libero l’utente di fare le sue scelte. Oltre a questo, l’esperienza di apprendimento può venire arricchita e completata dalle proposte formative elaborate dalla piattaforma sulla base delle scelte compiute dall’utente; ad esempio, basandosi su un percorso, è in grado di proporre contenuti che possono essere un buon complemento a quelle già selezionate.

Si tratta, in sostanza, di un affiancamento lungo il viaggio formativo che l’utente sceglie, senza porre obblighi. Il timone rimane nelle sue mani, ma la LXP ne è l’ideale braccio destro. Insomma, un consigliere non invadente.

Sarà il futuro?

Negli ultimi anni, le LXP si sono affacciate sul mercato della formazione e hanno dimostrato di essere uno strumento più che valido, al punto da accendere un dibattito sulla loro maggiore o minore efficacia rispetto agli LMS. Un dibattito, come abbiamo visto, privo di reale fondamento dal momento che entrambe le realtà hanno dei punti di forza in cui eccellono. Le LXP sono dunque il futuro? La prospettiva futura più probabile sarà accettare la sfida di integrare le due piattaforme unendo i benefici di entrambe in qualcosa di nuovo.

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