Branching: rendi i corsi E-learning memorabili

Un modo efficace per fare storytelling nell’E-learning è il Branching: storie ramificate dove chi segue la formazione è protagonista. Nelle prossime righe parleremo di che cos’è, quali vantaggi porta e analizzeremo dei casi pratici, per comprendere meglio l’efficacia di questa tipologia di formazione coinvolgente e incisiva, ma anche divertente.

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Branching E-learning

Sommario

Dove eravamo rimasti

In un articolo di qualche settimana fa abbiamo parlato dello Storytelling e dell’importanza che ha nella creazione di corsi efficaci e memorabili. Se non l’avete letto, vi consiglio di recuperarlo perché contiene diversi collegamenti che vi aiuteranno a familiarizzare con il tema principale di questo post. Nell’articolo dicevamo che ci sono diversi modi di fare storytelling nell’E-learning, perché gli strumenti a disposizione degli instructional designer sono numerosi: parole, immagini, video, interazioni. In particolare, c’è una tipologia di corsi che più di tutte permette di costruire storie e di sfruttare in pieno il potenziale delle piattaforme: il Branching!

Che cos’è il branching nell'E-learning

Facciamo un salto indietro nel tempo. Non so se vi ricordate, ma tanti anni fa andavano molto di moda i test. Io, che sono figlia degli anni Ottanta, ricordo che li trovavo pressoché ovunque. C’erano addirittura libri interi di test: un susseguirsi di domande che, in base alle risposte date, delineavano profili psicologici o sentimentali, preferenze alimentari, e via dicendo. Ancora oggi si fanno i test, non appartengono quindi al giurassico, ma ho l’impressione che all’epoca ci fosse una specie di mania. Un altro retaggio degli anni Ottanta e Novanta sono le storie a bivi, o libri game, che avevano un gran successo perché permettevano al lettore di calarsi nella storia ed esserne protagonista, decidere quali azioni compiere e percorsi seguire, condizionando così lo svolgimento della trama. Ve li ricordate? Ecco un’immagine che ricalca la struttura di una storia ramificata: 

Esempio Librogame
Credit: Matteo Poropat

Tutti questi percorsi non sono altro che branching, che infatti significa letteralmente “ramificazione”. Nell’E-learning i branching funzionano allo stesso modo: si tratta di percorsi formativi che si delineano in base alle scelte di chi sta fruendo del corso. Le azioni svolte determinano quindi percorsi diversi, mettendo l’utente sempre al centro della narrazione. Se non è storytelling questo!

I vantaggi del branching

Come abbiamo detto riguardo lo storytelling, umanizzando i contenuti e stimolando emozioni si alzano i livelli di attenzione. E il branching nell’ E-learning si basa proprio su questi principi. Chi fruisce del corso non si limita a leggere, ascoltare o a cliccare su risposte ai quiz, ma è protagonista a tutti gli effetti. Durante il percorso di apprendimento si chiederà quindi: cosa comporta la mia scelta? Quali conseguenze avrà? Scegliere, riflettere e inevitabilmente anche sbagliare permette di imparare direttamente dalle proprie azioni e quando ci troveremo nella situazione reale, avremo già gli strumenti per affrontarla. Un grande vantaggio è proprio questo: le situazioni sono realistiche, e permettono di sbagliare senza causare gravi conseguenze, come potrebbe capitare invece se ci trovassimo a prendere decisioni importanti per la prima volta. Una sorta di prova generale per affrontare la realtà.

Quiz o branching?

Se state leggendo questo articolo, forse avrete seguito dei corsi E-learning e con ogni probabilità avrete risposto a delle domande durante il percorso. Domande di verifica o di attenzione, le cui risposte vi hanno permesso di andare avanti nel corso e magari di ottenere un punteggio. Vi starete chiedendo: ma allora anche quello è branching? No, in quel caso parliamo di quiz. Si tratta di domande inerenti al corso che permettono di verificare l’apprendimento oppure l’attenzione di chi sta fruendo. La risposta però non va a modificare il percorso, la fase successiva sarà la stessa indipendentemente dall’opzione scelta. Qualcosa in comune però c’è. Sia quiz che branching contengono elementi di gamification, cioè attingono dal mondo del gioco e del divertimento, in questo caso con scopi educativi. 

macroprogettazione formazione aziendale

Quindi ritroviamo la sfida, la gratificazione, il premio. Il branching però, a differenza del quiz, rende chi gioca davvero protagonista: dalle risposte dipende la trama e l’intero svolgimento del percorso che sta affrontando. Ricominciando da capo un corso e fornendo risposte diverse, la scena cambierà, il contesto muterà così come l’apprendimento. Ecco un altro vantaggio del branching: possiamo provare e riprovare uno stesso corso, imparando sempre qualcosa di nuovo.
Fondamentale in entrambi i casi, poi, è il feedback; che si tratti di quiz o di branching, è sempre importante dare un riscontro a chi sta seguendo il nostro corso. Non limitarsi quindi a dire se la risposta fornita è giusta o sbagliata, ma spiegare il motivo dando un insegnamento breve e incisivo.

Branching E-learning: esempi

Vediamo qualche esempio di branching per capire, in pratica, in che cosa consiste.

Il labirinto dello spreco - Confconsumatori

Due anni fa abbiamo realizzato per Confconsumatori un percorso di sensibilizzazione riguardo il tema dello spreco alimentare. Non si trattava a tutti gli effetti di un corso, ma di una formazione sotto forma di gioco gratuita e aperta a chiunque. Accessibile dal sito di Confconsumatori, permette di imparare qualcosa in più sui metodi di conservazione e, in quanto consumatori, scoprire qual è il nostro livello di consapevolezza riguardo lo spreco. Questo progetto è stato realizzato a quattro mani con Madegus, realtà attiva sul territorio locale che si occupa proprio di eduzione alimentare.

Modalità di sviluppo

Inizialmente abbiamo individuato i temi cardine, indagando su quali sono gli alimenti più presenti sulle tavole italiane e quanto vengono sprecati. Da lì, abbiamo iniziato a immaginare un percorso ramificato, che, alla fine, in base al totale di risposte corrette e sbagliate, portasse a definire tre diversi profili.

Il tema dello spreco è molto attuale e delicato ed è importante che ci sia una sensibilizzazione a riguardo. Il rischio però era di diventare pedanti e didascalici, per evitare che questo succedesse e basandoci su uno studio del target abbiamo creato i personaggi della storia, i cui comportamenti sarebbero poi dipesi dalle scelte degli utenti.

Branching Confconsumatori
Struttura Branching "Il labirinto dello spreco" - Confconsumatori

Storia e personaggi

La protagonista si chiama Giulia, è una donna di 36 anni che vive in una città con il compagno Luca, il loro bambino Tommaso e una cagnolina. Lei e Luca si dividono i compiti di gestione della casa e della famiglia, incastrando gli impegni con gli orari di lavoro frenetici. Nella gestione quotidiana Giulia e Luca si trovano ad affrontare dubbi riguardo gli alimenti più presenti nelle cucine italiane, con relative scadenze e metodi di conservazione. È l’utente a indirizzarli verso le loro scelte: tenere o buttare un cartone di latte aperto da due giorni? Oppure: come ci si comporta con della carne scongelata che però non si riesce a consumare?

Quiz e consigli

Alla fine del quiz, che dura in tutto circa 5 minuti, chi gioca ottiene un punteggio che corrisponde al suo livello di preparazione in materia di spreco. Per rendere più efficace il percorso, alla fine abbiamo inserito dei consigli pratici, sempre riguardanti abitudini quotidiane diffuse in ogni famiglia. 

Provalo anche tu!

Per una migliore fruizione ti consigliamo di ruotare lo schermo del tuo smartphone o tablet.

The show - Famosa azienda di Parma produttrice di pasta

Un’altra importante azienda locale, invece, ci ha affidato lo sviluppo di un corso in inglese per i dipendenti riguardante il processo che porta dall’idea alla realizzazione del prodotto, focalizzandosi in particolare sulle figure coinvolte e sulle loro responsabilità. L’obiettivo era quello di sensibilizzare la popolazione aziendale riguardo ruoli, responsabilità e tempistiche di realizzazione dei progetti.

Si trattava di una tematica complessa, fatta di termini tecnici e figure molto specifiche, il cui ruolo andava spiegato in modo chiaro, così che i colleghi potessero mettersi nei loro panni.

Idea di sviluppo

Doveva essere inoltre un percorso suddiviso in diversi step, ognuno propedeutico al successivo, con all’interno un test di verifica che permettesse di accedere al passaggio dopo. Abbiamo individuato il branching come forma ideale per questo genere di contenuto, per permettere agli utenti di calarsi nei diversi ruoli e affrontare delle sfide. Per farlo abbiamo semplificato l’approccio rendendolo più coinvolgente, trasformando il percorso in un talk show ispirato al David Letterman Show, sotto forma di cartoon.

Personaggi

Abbiamo immaginato una presentatrice che tenesse le fila del percorso, introducendo gli ospiti, cioè le figure coinvolte nel processo, che venivano di volta in volta intervistati per spiegare il proprio ruolo e responsabilità e che, alla fine, sfidavano gli utenti a mettersi nei loro panni e svolgere dei compiti.

corsi elearning frog learning

Traccia

In entrambi i casi, siamo partiti da materiale tecnico fornito dai committenti, quindi non storificato. Presentazioni, documenti e grafici che abbiamo trasformato in racconti, definendo poi personaggi, ruoli e sfide da proporre a chi si sarebbe ritrovato a fruire della formazione, calandosi nei panni di protagonista attivo. Siamo usciti dalla sfera strettamente nozionistica per utilizzare uno schema narrativo interattivo e coinvolgente.

Branching nell'E-learning: come realizzarlo

Per costruire un branching, è necessario seguire diversi passaggi. Il primo è creativo: servono carta e penna. Si prendono appunti e si butta giù l’idea, si immagina uno storyboard o una sceneggiatura. È necessario creare la ramificazione su un foglio Excel: diventerà una sorta di “immagine sacra”, da consultare sempre durante la realizzazione per assicurarsi che tutto torni.

Nel nostro caso, poi, per realizzare i branching E-learning, abbiamo realizzato le scene principali con Vyond: ogni scena corrispondeva a un cartoon di durata variabile, da pochi secondi a qualche minuto. Abbiamo poi montato i cartoon su Storyline seguendo lo schema di ramificazione realizzato con Excel per generare un prodotto SCORM, quindi interattivo e tracciabile… ricordiamoci che è pur sempre un corso!

Storyboard the show
Esempio di Storyboard del Branching "The Show"

Conclusioni

Realizzare un branching non è la soluzione definitiva per rendere qualsiasi corso accattivante e coinvolgente, ma è di certo un’alternativa da esplorare e considerare, soprattutto quando si tratta di affrontare tematiche complesse e molto tecniche. L’applicazione pratica, come abbiamo visto, permette di memorizzare meglio i concetti e di trasferire poi gli insegnamenti anche in situazioni reali. Rendere chi fruisce protagonista della vicenda rende più stimolante e sfidante il corso, portando chi lo segue a interrogarsi e pesare le proprie scelte e azioni.

Avete tra le mani tematiche difficili da trasmettere e pensate che il branching possa essere la soluzione giusta per la vostra formazione? Parliamone insieme!

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