Sommario
Progettare un corso E-learning
Ogni mattina, dietro ad uno schermo, un Instructional Designer lavora e sa che dovrà far galoppare la propria immaginazione un po’ più forte se vorrà vincere la sfida con la noia. Ogni mattina, dietro ad un altro schermo, un utente sbadiglia e sa che dovrà combattere contro sé stesso per rimanere sveglio. Non importa che tu sia un progettista E-learning o un utente, l’importante è che il corso in questione superi la prova più difficile: quella dell’ingaggio.
Lo sappiamo: per chi realizza corsi E-learning l’attenzione delle persone è il solo, vero (a tratti apparentemente irraggiungibile) traguardo. Ottenerla è preziosissimo. E per riuscire a farlo è essenziale non dimenticarsi alcune importantissime regole fin dai primi step. In fondo, lo diceva anche Platone che “l’inizio è la parte più importante del lavoro”. E, nel nostro campo, la fase di progettazione E-learning e di scrittura di un corso sono quelle che più di ogni altra determinano il successo del progetto.
La progettazione E-learning si divide in macroprogettazione (content design) e microprogettazione (content editing, la scrittura, appunto). Al termine di queste attività avremo il documento chiave del corso: il nostro storyboard E-learning. Un documento così preciso e puntuale che, se fatto per bene, dovrebbe permettere a chiunque (in perfetta autonomia) di realizzare esattamente il corso che avevamo in testa. Ripassiamo insieme alcune dritte da tenere sempre a mente per riuscire nell’impresa (difficile ma non impossibile) di catturare l’attenzione del nostro utente, rendendo così i corsi E-learning coinvolgenti.
10 Consigli di macroprogettazione
1 - Dedica il giusto tempo alla progettazione E-learning
Lo sapevi che per la regola dei terzi, un terzo del tempo complessivo dedicato alla realizzazione di un progetto E-Learning andrebbe dedicato alla progettazione (un terzo allo sviluppo e un terzo al debug)? Ti sembra tanto, vero? Eppure, secondo gli esperti, ogni giorno in più dedicato alla progettazione è un giorno investito. Questa cura nella fase iniziale, in effetti, ci mette al riparo da tutti quegli inconvenienti che potrebbero poi presentarsi durante il percorso e che potrebbero quindi rallentare terribilmente il progetto.
2 - Analizza i contenuti in partenza
Dedicare il giusto tempo significa anche analizzare i materiali di partenza del nostro corso E-Learning con cura e perizia. Quasi sempre un corso tratta di argomenti che noi non padroneggiamo con confidenza: ecco perché si rende necessario approfondire, leggerli, rileggerli, studiarli, rimasticarli fino a farli propri, per essere in grado di riplasmare e rivoluzionare il contenuto.
3 – Stai dalla parte del cliente, cioè non dargli retta
Talvolta può succedere che il nostro cliente non comprenda al volo alcune scelte, che opponga quindi resistenza a determinate proposte che avanziamo. La tentazione di cedere e “dargliela vinta” è forte, in fondo, “è lui che paga, è giusto che sia lui a decidere”. Attenzione, però, perché questo ragionamento nasconde un tranello. Il referente interno all’azienda di un progetto E-Learning è la figura chiamata ad approvare le scelte, certo, ma la sua prima scelta è stata affidarsi a noi, un professionista, perché aveva bisogno di essere guidato. Questa è la scelta numero uno da rispettare sempre. Come riuscire a farlo? Ad esempio, prevedendo dei passaggi intermedi di condivisione e avanzamento. In modo da dettagliare le ragioni delle nostre proposte e fugare in anticipo eventuali dubbi.
4 - Obiettivi e target: mai senza
Definire il target e mettere bene a fuoco gli obiettivi di un corso E-Learning è una condizione di partenza necessaria. Il nostro obiettivo didattico deve essere chiaro e misurabile, non ambiguo, osservabile. Tentiamo sempre di rispondere alla domanda: a chi mi sto rivolgendo? Non sempre è facile restringere il campo della popolazione utenti a una categoria chiara ed identificabile, ma è nostro dovere interrogarci sempre su questo, all’inizio di un progetto E-Learning, e partire da lì.
5 - Ricorda il valore dell'interazione in un progetto E-learning
Più interagisco, più ricordo. Essere parte attiva del corso, dare il mio contributo, mi richiederà una maggiore concentrazione. Ecco perché quiz E-Learning, domande di verifica dell’attenzione, game sono ciò che potrebbe fare davvero la differenza nel mio corso di formazione on-line.
6 - Segmenta i contenuti
Se fai una pausa, anche di pochi secondi, permetterai a ciò che hai appena detto di sedimentarsi nel cervello di chi ti sta ascoltando. Prova a pensarci: ti è mai capitato di faticare a ricordare qualcosa alla sera prima di coricarti e poi, una volta sveglio al mattino, avere quell’informazione ben chiara in testa, come se si fosse destata con te? Questo perché il sonno notturno è la pausa più importante della nostra giornata.
7 – Immagina una storia per il tuo progetto E-learning
Prova a pensare alle esperienze che maggiormente ti hanno coinvolto…che siano di formazione o intrattenimento, molto probabilmente quelle esperienze nascondevano una storia. Se al posto dell’indice del tuo corso E-Learning, ad esempio, strutturi una plancia di gioco, con dei personaggi che hanno delle caratteristiche, degli scopi, degli obiettivi, questo potrebbe essere sufficiente a stimolare la nostra curiosità e quindi ad attivare l’attenzione.
8 – Mescola
Uniformare il contenuto del nostro progetto E-Learning a se stesso è un rischio. Cosa significa? Proviamo, come sempre a fare degli esempi. Se in un corso si parte con un elemento multimediale, magari lo spezzone di un film, per sottoporre all’utente una situazione che magari faciliti l’acquisizione di un concetto, può essere stimolante. Se però dopo questo primo video, ce ne viene proposto un altro tale e quale, un altro spezzone di un altro film, e poi ancora un altro, andrà a finire che l’utente si annoierà. Il media mix è fondamentale. Ricordati quindi di alternare i format: audio, video, testo, game, quiz.
9 – Lascia autonomia
Laddove possibile, ricordati di privilegiare l’autonomia di navigazione. L’andragogia ci spiega, infatti, che gli adulti sono tanto più coinvolti quanto più riescono a ricoprire una parte attiva nel processo decisionale. In altre parole, limita le propedeuticità e lascia il tuo utente libero di muoversi come vuole fra i contenuti E-Learning.
10 – Sii il tuo primo supporter del tuo progetto E-learning
Quando progetti, crei. E le tue creature, alla fine del percorso, meritano di essere difese e protette. Ecco perché, valutate bene le scelte da prendere in fase progettuale, una volta che hai impostato per bene lo scheletro di quello che sarà il tuo corso E-Learning, devi essere il tuo primo supporter e difendere con entusiasmo la strada intrapresa.
10 Consigli di scrittura per la progettazione E-learning
1 - Scrivi come parli
Ci hanno sempre insegnato che la scrittura è diversa dal linguaggio parlato. Dovrebbe essere, dicono, più formale e composta. Solo che non funziona sempre così! Ci sono casi in cui è molto meglio adottare un linguaggio più informale e diretto anche scrivendo, lo stesso che adoperiamo quando parliamo. Nei corsi E-Learning, ad esempio, è così. Pensaci bene: cosa ti rimane più impresso? Una frase breve, raccontata in modo chiaro e amichevole come se stessi chiacchierando con un amico, oppure un lungo paragrafo formale, complesso e spesso piatto? Te lo diciamo noi: la prima!
2 - Stringi
È meglio asciugare il discorso, dividere i periodi più lunghi in frasi brevi. Se farciamo la testa e le orecchie del nostro interlocutore con troppe informazioni, gli rendiamo la vita difficile e la formazione incomprensibile. Invece, asciugando e spezzettando i concetti lo aiuteremo a memorizzare e comprendere ciò di cui stiamo parlando. A maggior ragione se ci sono degli argomenti chiave: rendili semplici e anziché dilungarti in complesse spiegazioni…
3 – Mi fai una domanda
Cominciare un paragrafo di un corso E-Learning con una domanda è in grado di generare un effetto traino. Una domanda, se ci pensi, è un naturale attivatore di attenzione. Non sei d’accordo?
4 - Ripeti il concetto
Sì, ma con un’enfasi diversa e cambiando la formulazione della frase. Non esiste un linguaggio universale, ognuno di noi apprende e memorizza a proprio modo. Se ripetiamo un concetto modificando il wording andremo incontro a più di un utente, ci avevi mai pensato?
5 - Abbracciamoci
L’inclusività paga. Prima di buttarti a capofitto sul testo del tuo corso e -Learning fatti un paio di domande: chi è che scrive? Qual è il suo ruolo? Chiarisci questo aspetto, adatta il tono di voce e scegli in quale persona rivolgerti al tuo pubblico. Secondo noi dare del tu è vincente, permette di sentirsi vicini e coinvolti, del tipo “sì, sto parlando proprio con te!”. Anche usare il noi, però, funziona, trasmette un senso di empatia e condivisione.
6 - Non andare per la via battuta
Quindi evita il più possibile le frasi fatte, approfondisci i concetti, raccontali, rendili vivi e memorabili. Un aggettivo generico o un modo di dire può semplificarti la vita mentre scrivi, è vero, ma non puoi avere la sicurezza che chi ascolterà o leggerà il testo capirà proprio quello che intendevi tu. Allora meglio impiegare un po’ più di tempo ed essere più specifici, permettere all’immaginazione dell’utente di attivarsi così da rendere il percorso di formazione indimenticabile
7 - Attivo è meglio
Parliamo dei verbi: usa la forma attiva più che puoi. Quando hai la forte tentazione di usare un verbo al passivo ripensaci, rileggi la frase, trasformala e utilizza il verbo all’attivo. Ancora una volta, questo ti aiuterà a rendere il tuo testo E-Learning più diretto e personale. La vaghezza va evitata a tutti i costi e spesso, usando i verbi al passivo, si finisce per non capire chi è che compie l’azione.
8 - Everybody come to Hollywood
Te la ricordi la canzone di Madonna? (se non te la ricordi, ti rinfreschiamo la memoria)
Ci serve come pretesto per dirti di pensare in grande, anzi, in largo. Attingi da ciò che ti circonda, stiamo lavorando su un videocorso, quindi voce e immagini si fondono. Pensa a Hollywood! Perché il dialogo di quel film o di quella serie tv funziona? Cos’è che rende quella scena così realistica da imprimertela nella memoria? Facci caso! E le stories di Instagram cosa possono insegnarti? Che un concetto può cristallizzarsi in un frame di quindici secondi. Per non parlare dei podcast, dove la voce è protagonista assoluta e potente.
9 – Concentrati su ciò che è importante nella progettazione dei corsi E-learning
Sembra scontato, ma non lo è: se tutto conta, allora niente conta. Nella progettazione e-Learning è fondamentale individuare delle gerarchie, stratificare i contenuti: eliminare ciò che non è necessario sapere, rendere cliccabile ciò che è bene (ma non indispensabile) sapere, scrivere (e quindi vocalizzare) tutto quel che è determinante sapere.
10 - Leggi a voce alta
Una volta che hai finito di scrivere, è ora di capire se il tuo testo E-Learning funziona, quindi rileggilo a voce alta. Oppure leggilo a qualcuno. Fai attenzione a ciò che suona male, che risulta contorto o poco comprensibile e semplifica più che puoi. Come abbiamo detto all’inizio, deve risultare chiaro e naturale come una chiacchierata. Se la pigrizia ti affligge, ti insegniamo un trucchetto: dal menu di Word, sotto la voce Revisione, cliccando su Leggi ad alta voce puoi ascoltare il testo che hai scritto. Certo, non sarà la voce di Favino o Miriam Leone, ma per un test possiamo farcela andare bene, che dici?
Se hai trovato interessanti questi spunti, contattaci, per saperne di più!