Sommario
Cos'è l'E-learning: definizione e significato
Più che una novità, è una rinnovata opportunità. Di sicuro te ne sei accorto: l’E-learning si sta diffondendo rapidamente e in molti casi ha sostituito la formazione tradizionale. C’è, però, una domanda molto semplice che chiunque si avvicini a questo mondo dovrebbe farsi prima di ogni altra: che cos’è l’e-learning?
Si tratta di formazione a distanza mediata dalla tecnologia.
Il termine e-learning è stato coniato alla fine degli anni Novanta dall’americano Elliott Masie, che lo ha descritto come “il modo in cui la tecnologia di rete progetta, distribuisce, seleziona, amministra ed espande la formazione”. L’e-learning permette quindi di arricchire i sistemi di apprendimento tradizionali utilizzando dispositivi digitali. Ci avrai fatto caso: siamo continuamente esposti a esempi di formazione a distanza. I video tutorial ne sono un esempio quotidiano. Inizi a capire meglio cosa vuol dire e-learning?
La storia in breve
Facciamo ora un passo indietro e vediamo come tutto è cominciato. Forse non lo avresti mai immaginato, ma bisogna riavvolgere il nastro di quasi due secoli.
Ecco le tappe dell’E-learning nella storia:
• Nel 1837 nascono i primi corsi per corrispondenza, in Inghilterra. Da quel momento diventa una pratica diffusa, soprattutto negli Stati Uniti dove vengono istituite anche Università specializzate in formazione a distanza.
• Dagli anni Cinquanta del Novecento in poi, l’offerta di corsi a distanza si amplia grazie anche alle tecnologie che si sviluppano fino agli anni Novanta. Audiocassette, CD, floppy disk, ma anche la stessa tv permettono agli utenti di sviluppare nuove competenze direttamente da casa.
• A cavallo del nuovo millennio, con la diffusione di Internet, le risorse offerte dall’E-learning cominciano ad essere a disposizione di un pubblico molto più vasto. I computer diventano uno strumento utilizzato su larga scala.
• Dopo gli anni Dieci del Duemila, con la diffusione degli smartphone, la formazione comincia ad essere potenzialmente sempre con noi.
• Oggi siamo testimoni di un’evoluzione ulteriore. L’E-learning ha assunto forme e dimensioni differenti, travalicando i confini del senso tradizionale di formazione. La sua efficacia è riconosciuta e le possibilità di contenuti sempre fruibili sono in continua evoluzione e aggiornamento.
Se ci pensi anche adesso stiamo vivendo un momento di svolta epocale nella storia dell’E-learning.
L’E-learning: dalle aziende alla didattica nelle scuole
Tutto questo non ti suona poi così nuovo, vero? Negli ultimi tempi, infatti, tutti noi abbiamo imparato a conoscere più da vicino la formazione a distanza. C’è chi si è ritrovato, giocoforza, a lavorare da casa, e ha quindi sperimentato l’E-learning aziendale, e chi è stato coinvolto, più o meno direttamente, in un’esperienza di didattica a distanza (DAD) e ha perciò conosciuto l’E-learning nella didattica scolastica.
Dall’emergenza all’innovazione il passo è breve e spesso è proprio dalle situazioni di maggiore difficoltà che si spalancano opportunità fino a quel momento inesplorate.
L’E-learning in Italia: a che punto siamo?
Questo settore ha inevitabilmente subito grossi cambiamenti, nel nostro Paese come nel resto del mondo, in relazione alla pandemia.
L’E-Learning in Italia è cresciuto esponenzialmente negli ultimi due anni perché in molti si sono resi improvvisamente conto di uno dei benefici chiave della formazione a distanza, che – oltre a rendere l’apprendimento più personalizzato ed efficace, anche in ambito aziendale – è in grado di superare le barriere spazio-temporali che la formazione in presenza impone.
Vantaggi vs svantaggi
Tra gli innumerevoli vantaggi dell’E-learning, inoltre, non dimentichiamo:
- Minori costi di formazione – Non bisogna più prenotare aule, far spostare persone e retribuire docenti per ogni sessione.
- Monitoraggio della formazione facilitato – L’LMS raccoglie tutte le informazioni che ci servono.
- Aggiornamento dei contenuti più immediato – Per modificare un contenuto, basterà aggiornare il corso con pochi clic. Inoltre, i contenuti hanno un altissimo grado di personalizzazione.
- Copertura più ampia – Chiunque, con una connessione Internet, può formarsi.
- Possibilità di monitorare l’apprendimento – Grazie a strumenti tecnologici che rilevano i risultati (KPI) e gestiscono la didattica.
- Possibilità di personalizzazione dell’apprendimento da parte dell’utente – Se c’è qualcosa che non capisco, posso decidere di rivedere la lezione, rifare un esercizio, approfondire con il materiale a mia disposizione.
- Come dicevamo sopra: Superamento delle difficoltà imposte dalle distanze fisiche.
Ci sono però anche dei punti deboli, svantaggi dell’E-learning che non avrebbe senso nascondere, primo fra tutti la mancanza della relazione fisica con il docente e gli altri studenti, che potrebbe incidere sulla motivazione dell’apprendimento. Se però ti metterai a tavolino a stilare la classica lista di pro e contro, ti renderai conto da solo che l’ago della bilancia si orienterà naturalmente verso i vantaggi.
La tecnologia alla base
La tecnologia, come dicevamo, è un elemento chiave della formazione a distanza. È chiaro a tutti quanto questo settore sia stato travolto da un cambiamento epocale negli ultimi anni. Come sappiamo, infatti, il progresso ha “galoppato” come mai prima d’ora nel passato recente, le nostre stesse abitudini sono state stravolte e, naturalmente, la tecnologia dell’E-learning è evoluta.
Si sono moltiplicati i software di produzione dei corsi e le possibilità di fruizione da parte degli utenti (pensiamo alla rivoluzione che è stata l’avere sempre a portata di mano un device, il nostro smartphone, in ogni momento della giornata), ma per fruire di un corso di formazione a distanza, che sia tracciabile, è comunque sempre necessaria una piattaforma E-learning, che nel gergo tecnico è chiamata Learning Management System, o, in breve, LMS.
Si tratta di una piattaforma che permette di gestire il processo di apprendimento. È lo spazio virtuale in cui si trasmettono, si fruiscono e si tracciano i contenuti della formazione. Un LMS valuta obiettivi di apprendimento individuali e organizzativi, misura i progressi verso il raggiungimento di tali obiettivi e permette addirittura di ottimizzare l’organizzazione della formazione in presenza, nell’ottica di ottimizzazione del blended learning (l’apprendimento misto).
Per capire meglio cosa sono le piattaforme E-learning, capiamo intanto che aspetto hanno.
Un Learning Management System si compone di:
- Un’interfaccia di amministrazione, in cui un responsabile della formazione gestisce, da backoffice, i contenuti della formazione: in altre parole si caricano i corsi, si organizzano i quiz di verifica dell’apprendimento, si aggiungono studenti, si analizzano i report;
- Un’interfaccia utente dalla quale gli studenti accedono per potersi formare.
Gli utenti delle piattaforme di formazione E-learning hanno diversi ruoli:
- Studenti;
- Docenti;
- Manager;
A dotarsi di piattaforme E-learning LMS solitamente sono:
- Grandi aziende;
- PMI;
- Enti no-profit e associazioni strutturate;
- Istituzioni scolastiche e accademiche.
Le metodologie da seguire: dalla progettazione all’elaborazione dei contenuti
Alla base delle metodologie E-learning sta innanzitutto la progettazione. Individuare dei precisi obiettivi formativi e strutturare una progettazione E-learning che li tenga a riferimento come driver primari è fondamentale.
A guidare nella progettazione di un corso deve essere innanzitutto l’utente: la formazione deve essere user oriented e non più content oriented. Al centro, quindi, sta colui che il contenuto lo deve fruire, e non i contenuti E-learning stessi. La prima cosa da fare quando ci si trova di fronte all’esigenza di progettare un corso è domandarsi: chi dovrà fruirlo? La risposta ci aiuterà a capire come costruirlo. Poi, naturalmente, anche la materia ha la sua importanza. Talvolta, infatti, è il contenuto stesso a guidarci in una direzione: pensiamo a quelle tipologie di materie per le quali è sconsigliata una formazione che sia 100% a distanza (laddove sia prevista una componente di apprendimento pratico, ad esempio). In questi casi, spesso, è la metodologia blended (mista) quella da privilegiare. Ti immagini quanto smisurate possano essere le opportunità che il progresso tecnologico può offrirci in questo ambito? Pensa, ad esempio, a quanto è possibile avvicinare l’esperienza fisica alla formazione digitale con la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR).
Come vengono progettati i corsi di formazione E-learning
Ma facciamo un altro passo indietro. Come si realizzano, allora, i corsi di formazione E-learning? Chiaramente i linguaggi sono molteplici e in continua evoluzione. Se pensiamo a un corso digitale, tenderemo a immaginarci delle slide che si susseguono, magari accompagnate dal contributo audio o video di un docente, di un esperto o anche solo di un attore, che le illustra.
Gli authoring tool più avanzati, oggi, consentono di progettare corsi E-learning che siano quanto più interattivi possibili, alternando chiamate all’azione a contenuti multimediali, quiz di verifica dell’apprendimento a simulazioni e registrazioni dello schermo (screencast). L’obiettivo è l’ingaggio dell’utente (engagement) e per ottenerlo è fondamentale interessare, rendere l’esperienza memorabile e, allo stesso tempo, intuitiva. Ricorda che la semplicità è spesso la strada maestra da seguire, anche nei corsi più elaborati.
Anche la piattaforma, in ottica di engagement, può venirci incontro, perché ci permette di strutturare l’esperienza formativa sfruttando la gamification (l’applicazione di elementi mutuati dai giochi nella formazione). Immagina di fruire di un corso nel quale ti trovi a competere con i tuoi colleghi: magari con dei badge da acquisire, dei premi in palio, delle classifiche da scalare e degli obiettivi concreti da raggiungere. Tutto questo potrebbe spingerti a seguire il corso con un coinvolgimento maggiore, dandoti proprio l’impressione di stare giocando. Non male, vero?
Naturalmente, l’apprendimento, in questo modo, risulterà più facile.
Dietro le quinte della progettazione E-learning: le figure professionali
La progettazione di un corso fa capo ad una disciplina ben precisa, l’instructional design, e ad occuparsene sono figure professionali E-learning specifiche: gli instructional designer. Si tratta di veri e propri progettisti della formazione, che lavorano a braccetto con i subject matter expert, o esperti di materia, e con gli sviluppatori della piattaforma, per realizzare percorsi formativi ad hoc. Non necessariamente, quindi, chi realizza corsi E-learning è un formatore o un docente, anzi, molto spesso non è così. Gli instructional designer si potrebbero definire gli sceneggiatori del corso: alla base di tutto sta la progettazione, guidata dall’immaginazione.
In realtà, possono essere molte altre le figure professionali coinvolte in un processo di formazione E-learning, oltre a quelle già citate, ad esempio:
- Project manager
- Sviluppatori di contenuti
- Sviluppatori multimediali
- Esperti di user experience
- Addetti all’helpdesk
Tutti questi professionisti concorrono a creare percorsi formativi a distanza che siano quanto più coinvolgenti e stimolanti per l’utente. Ma in che modo? E con quali strumenti?
Software E-learning: a cosa servono
Oggigiorno sono davvero moltissimi gli authoring tool a disposizione degli sviluppatori, veri e propri software per creare corsi E-learning, che permettono di trasformare un contenuto di partenza (magari un semplice documento di testo o la più classica delle presentazioni in Powerpoint) in un modulo E-learning, che sia multimediale, interattivo, dinamico, tracciabile e fruibile in mobilità. L’esito della progettazione e produzione del corso, l’output, è sempre un oggetto in formato (tendenzialmente lo SCORM 1.2) leggibile e tracciabile dalla piattaforma di Learning Management System (LMS).
Come dicevamo, sono numerosissimi sul mercato di oggi gli authoring tool. Alcuni di questi software E-learning richiedono capacità di sviluppo e conoscenze informatiche più o meno approfondite (e di base permettono qualsiasi tipo di progettazione e personalizzazione), altri sono pensati per essere utilizzati anche da figure senza alcun tipo di esperienza tecnica (ma permettono di realizzare corsi efficaci, anche se magari devono scontare una minore possibilità di personalizzazione). In base alle esigenze di partenza, alla quantità e alla tipologia di utenti da formare, alle competenze del proprio team di sviluppo e ad altre variabili, il progettista sceglie a quale tipo di software E-learning appoggiarsi per la produzione di un corso.
Mobile Learning
Non siamo certo noi a dovervi spiegare il ruolo centrale che i device mobili si sono ritagliati nelle nostre vite nell’ultimo decennio.Vien da sé, quindi, che se lo smartphone ha sostituito un po’ alla volta il giornale attraverso cui informarsi su quello che accade nel mondo e se gli influencer hanno preso il posto dei cari vecchi “consigli per gli acquisti”, allora anche il settore della formazione è stato chiamato a cogliere fin da subito l’importanza di offrire agli utenti un ambiente didattico fruibile da dispositivi mobili. Questo per consentire loro di formarsi nel modo in cui consumano tutti gli altri tipi di contenuti nella loro giornata e aumentarne, così, il coinvolgimento.
Stiamo parlando di Mobile Learning, o M-Learning. Di cosa si tratta? Il Mobile Learning è una modalità di accesso ai contenuti formativi attraverso i dispositivi mobili (smartphone o tablet). Questo, chiaramente, risponde nel migliore dei modi all’ormai indispensabile logica del “dove vuoi e quando vuoi”. Ci si deve poter formare non solo in ufficio e durante l’orario di lavoro, ma anche da casa, magari dal divano, durante gli spostamenti casa-lavoro, in orari “non canonici”, un po’ alla volta, quando gli spazi delle nostre giornate lo consentono. Il Mobile Learning è strategico anche per la formazione sul campo: immaginatevi una formazione E-Learning fruita direttamente in linea di produzione, dal tablet, magari potenziata da innesti di realtà aumentata (AR). Tramite Mobile App, poi, gli utenti non sono più necessariamente legati all’accesso a Internet, ma si possono formare anche offline, senza perdere la possibilità di sincronizzare i progressi di avanzamento e tracciare la formazione in LMS, una volta che la connessione sarà stata ristabilita.
L’importanza dell’interazione nell’E-Learning
L’importanza dell’interazione nei contesti di apprendimento on-line non è solo una sensazione. È dimostrato, infatti, quanto l’interazione su obiettivi cognitivi sia in grado di aumentare la padronanza da parte degli studenti di concetti critici. Della serie: “Se faccio, imparo”.
Pensaci, anche nella formazione in presenza la possibilità di interagire con la classe e di partecipare attivamente alla lezione, cambia di molto il grado di coinvolgimento. Nei setting virtuali dell’E-learning l’interazione si fa spesso addirittura irrinunciabile. Vien da sé che l’interazione non può limitarsi ad una mera “chiamata al click” per l’utente, ma deve essere progettata e strutturata per massimizzare l’engagement e rendere lo studente il vero protagonista del nostro corso. Al centro – infatti – non deve più stare il contenuto, ma il fruitore del contenuto. In questo senso, sia la scelta e la configurazione del Learning Management System, sia la logica con cui vengono progettati i corsi E-Learning, sono cruciali.
A spiegarcelo, come dicevamo, sono anche molti studi scientifici: “L’analisi comparativa ha evidenziato l’importanza dell’interazione nei contesti di apprendimento: i risultati ottenuti hanno dimostrato che il leverage più importante di un LMS è la funzione collaborativa e interattiva.” (“Analisi comparativa di secondo livello di LMS e costruzione di uno strumento di analisi” – Design the Future! Extended abstracts della multiconferenza EM&M ITALIA 2016; Silvia Mazza, Maria Beatrice Ligorio).
E-Learning per tutti: accessibilità
Lo diciamo sempre: uno degli errori più grandi che si rischiano di commettere nella progettazione di un corso E-Learning è quello di non pensare al nostro target e non lavorare al corso realizzandolo esattamente per le esigenze dei nostri utenti. Ma chi sono i nostri utenti? A volte la risposta è così generica da spaventarci: “tutti i lavoratori!”. E tutti i lavoratori, lo sappiamo, hanno lo stesso diritto di poter comprendere e fruire al meglio i contenuti dei nostri corsi, ecco perché un tema caldo, nel nostro settore, è quello dell’accessibilità nell’E-Learning. Accessibilità equivale a “diritto alla diversità”: diverse sono le persone e vari sono i bisogni. Comprendere chi ha disabilità nella nostra platea di utenti è una preziosa opportunità di inclusione che non ci possiamo permettere di negarci.
L' accessibilità: significato
Ma facciamo un passo alla volta: che cos’è l’accessibilità? L’accessibilità è la possibilità garantita ad ogni persona di poter fruire di ogni prodotto o servizio e accedere a qualsiasi contesto. Io, utente, devo poter fruire quel corso anche nella sua parte di lettura nonostante io sia ipovedente, così come devo poter fruire di quell’audio anche se ho un disturbo dell’udito. Questi sono solo alcuni esempi, ma che ci permettono di iniziare a comprendere.
Corsi E-learning e LMS accessibili: breve guida
Facciamo una rapida e non esaustiva carrellata di alcune accortezze che è sempre bene tenere presenti progettando un corso E-Learning o configurando una piattaforma LMS, per non incappare in errori sul tema accessibilità.
- Scegliere e configurare l’LMS ricordandosi che esistono specifici plugin a supporto dell’accessibilità.
- Impostare correttamente i titoli e utilizzare i tag h1, h2, h3.
- Compilare gli “Alt text”, che sono i testi alternativi per le immagini.
- Usare le tabelle per i dati.
- Impostare i player dei video e dei contenuti dinamici perché siano sempre utilizzabili da tastiera.
- Prevedere sempre i sottotitoli (close caption) nei nostri video.
- Ricordarsi che i colori non sono solamente una questione estetica: in generale, più sono contrastanti meglio è, però ricordiamoci che non tutti li riescono a distinguere, quindi non devono essere utilizzati come il solo elemento di differenziazione degli elementi di una pagina.
UX e UI nell’E-Learning
Anche nella formazione a distanza, l’User Experience (UX) e l’User Interface (UI) hanno la loro importanza. Lo sapevi? C’è un gran bisogno, infatti, di piattaforme di Learning Management System dall’utilizzo semplice, nelle quali l’utente possa trovarsi a proprio agio e muoversi con facilità.
L’User Experience (UX) sta ad indicare le sensazioni e le emozioni che l’utente vive interfacciandosi con la piattaforma. L’User Interface (UI), invece, è l’interfaccia utente, in altre parole il layout grafico (pulsanti, immagini, cursori) di una applicazione (di una piattaforma o di un corso).
Una puntuale progettazione di entrambe contribuisce a migliorare la Learner Experience (LX), cioè l’Esperienza Utente dell’utente.
AI, AR e VR nell’E-Learning: il futuro è adesso
Intelligenza Artificiale (AI), Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) sono già qui. Nell’E-Learning l’inteliggenza artificiale offre numerose possibilità (pensiamo a chatbot, analisi semantica, Big Data) e allo stesso modo il settore della formazione a distanza trae grossi vantaggi da Realtà Virtuale e Aumentata. Calarsi in un fittizio ambiente 3D in cui interagire attraverso l’uso di periferiche (Virtual Reality) può essere di grosso aiuto per alcuni tipi di formazione, parallelamente, implementare la realtà circostante (la realtà vera, quindi), visualizzandola attraverso dei dispositivi mobili e arricchirla di informazioni digitalmente fruibili, può rappresentare un’ occasione unica per dare risposta ad altri tipi di esigenze formative.
Il punto di forza della VR è la simulazione. La maggiore immersività e interattività della VR permettono di calarsi in una “scena”, tutelandosi da ogni possibile rischio. Ne fanno uso alcune strutture mediche e aziende edili, le forze dell’ordine e l’esercito.
La portabilità e la relativa economicità lato utente trasformano invece l’AR in una sorta di manuale interattivo o di assistente virtuale, che contiene tutte le informazioni utili a un contesto specifico.
Interessante vero? E pensa che VR e AR sono tecnologie dall’immenso potenziale, di cui è stata grattata solo la superficie.
E-Learning e pandemia
Forse anche tu hai approfondito il tema E-Learning nel corso dell’ultimo paio d’anni. Se è così, probabilmente, lo hai fatto perché, come per ogni altro aspetto della nostra vita, anche quello della formazione professionale è radicalmente cambiato da quando la pandemia ha stravolto le nostre abitudini. L’E-Learning, da quando il primo lockdown ha costretto a casa centinaia di migliaia di lavoratori, è il settore che ha consentito la continuità formativa, in un momento in cui moltissimi altri processi aziendali hanno subito un arresto forzato. Gli studenti delle scuole e delle università hanno potuto continuare a studiare grazie alla DAD (la didattica a distanza), e allo stesso modo i lavoratori delle aziende si sono ritrovati dietro ad una webcam nel proprio salotto, per meeting a distanza e corsi E-Learning da fruire.
Secondo uno studio portato avanti da DOXA, oltre il 40% di aziende in Italia nel 2020 ha accresciuto il budget destinato alla formazione. La domanda che sorge spontaneo farsi, quindi, è: c’è stato un cambio di passo o, finita l’emergenza, i diffidenti della formazione on-line torneranno a storcere il naso? Rispondiamo con un dato dello stesso studio, secondo il quale, il 90% di chi ha sperimentato l’E-Learning per la prima volta ha affermato che la adotterà anche in futuro. Non si tratta quindi di una moda passeggera, ma di una vera e propria nuova era. Vantaggi e svantaggi, come già detto, si ritrovano in tutte le tipologie di formazione, ma l’innegabile comodità di una modalità formativa che svincola l’utente da obblighi spazio-temporali e alleggerisce l’impegno organizzativo ed economico dell’azienda si è finalmente rivelata a tutto il mondo. Il processo di innovazione tecnologica nel mondo E-Learning ha subito una sensibile accelerata dalla primavera del 2020, ma la curva non smetterà di salire nei prossimi anni.
Per rimanere aggiornati
Come avrai capito, l’E-learning è un settore complesso che si presta ad essere analizzato a fondo. Se hai trovato spunti interessanti in questo articolo, sappi che abbiamo toccato solo la punta dell’iceberg. Probabilmente, quindi, ti torneranno utili i contenuti di approfondimento del nostro blog sull’E-learning, grazie al quale potrai saperne di più sulle tecniche e sulle ultime tendenze nell’ambito del digital applicato alla formazione aziendale.