Sommario
Cos'è l'E-learning: definizione e significato
Più che una novità, è una rinnovata opportunità. Di sicuro te ne sei accorto: l’E-learning si sta diffondendo rapidamente e in molti casi ha sostituito la formazione tradizionale. C’è, però, una domanda molto semplice che chiunque si avvicini a questo mondo dovrebbe farsi prima di ogni altra: che cos’è l’E-learning? Proviamo, insieme, ad approfondirne il significato.
Si tratta di formazione a distanza mediata dalla tecnologia.
Il termine E-learning è stato coniato alla fine degli anni Novanta dall’americano Elliott Masie, che lo ha descritto come “il modo in cui la tecnologia di rete progetta, distribuisce, seleziona, amministra ed espande la formazione”. L’E-learning permette quindi di arricchire i sistemi di apprendimento tradizionali utilizzando dispositivi e risorse digitali: non solo computer e tablet, se ci pensi, ma smartphone, smartwatch, visori, mondo cloud, etc. Strumenti e servizi che sono entrati a far parte della nostra quotidianità e che, giocoforza, iniziano ad avere un ruolo anche nelle nostre abitudini formative. Ci avrai fatto caso… Nella vita di ogni giorno, siamo continuamente esposti a esempi di formazione a distanza. I video tutorial, per dirne una, ne sono un esempio perfetto. Inizi a capire meglio cosa vuol dire E-learning?
La storia in breve
Facciamo ora un passo indietro e vediamo come tutto è cominciato. Forse non lo avresti mai immaginato, ma bisogna riavvolgere il nastro di quasi due secoli.
Ecco le tappe dell’E-learning nella storia:
• Nel 1837 nascono i primi corsi per corrispondenza, in Inghilterra. Da quel momento diventa una pratica diffusa, soprattutto negli Stati Uniti dove vengono istituite anche Università specializzate in formazione a distanza.
• Dagli anni Cinquanta del Novecento in poi, l’offerta di corsi a distanza si amplia grazie anche alle tecnologie che si sviluppano fino agli anni Novanta. Audiocassette, CD, floppy disk, ma anche la stessa tv permettono agli utenti di sviluppare nuove competenze direttamente da casa.
• A cavallo del nuovo millennio, con la diffusione di Internet, le risorse offerte dall’E-learning cominciano ad essere a disposizione di un pubblico molto più vasto. I computer diventano uno strumento utilizzato su larga scala.
• Dopo gli anni Dieci del Duemila, con la diffusione degli smartphone, la formazione comincia ad essere potenzialmente sempre con noi.
• Oggi siamo testimoni di un’evoluzione ulteriore. L’E-learning ha assunto forme e dimensioni differenti, travalicando i confini del senso tradizionale di formazione. La sua efficacia è riconosciuta e le possibilità di contenuti sempre fruibili sono in continua evoluzione e aggiornamento.
Se ci pensi, da alcuni anni, stiamo vivendo un momento di svolta epocale nella storia dell’E-learning.
Formazione continua e Lifelong Learning
Come dicevamo poco sopra, la formazione non è più delimitata da precisi confini temporali e spaziali, ma finisce per assumere le caratterizzazioni più sfumate di un “approccio di vita”. Si parla di “Formazione continua” o “Lifelong learning”, per indicare la formazione professionale continua, perché nel mercato del lavoro ha assunto un’importanza sempre maggiore la consapevolezza che il proprio background professionale di hard & soft skills deve essere in costante evoluzione ed arricchimento. “Non si finisce mai d’imparare” recitava un vecchio adagio. La formazione continua professionale ricalca questa massima, forte del fatto che, la tecnologia, oggigiorno, ci permette di potenziare l’apprendimento con numerosissime nuove opportunità. La capacità e la predisposizione all’aggiornamento continuo delle proprie competenze risultano essere la chiave del successo per i lavoratori e per le imprese che lo scelgono.
Parlando di apprendimento continuo, non possiamo esimerci dal citare i MOOC. Li conosci?
I MOOC (Massive Open Online Courses) sono corsi E-Learning progettati per raggiungere un vasto pubblico, combinano accessibilità e flessibilità, e rendendo possibile l’apprendimento su larga scala. Sono contenuti che potremmo definire “aperti”. Ma qual è il significato di MOOC? L’acronimo parla chiaro. “Massive” indica il numero illimitato di partecipanti, “Open” sta per accesso gratuito o a costi contenuti, e “Online Courses” si riferisce al formato digitale che consente di seguire le lezioni ovunque.
Dal 2008, anno in cui è stato lanciato il primo fra i corsi MOOC, il fenomeno ha acquisito popolarità grazie al contributo di università prestigiose come il MIT e Stanford. I corsi MOOC sono diventati strumenti potenti funzionali alla democratizzazione dell’accesso all’istruzione, permettendo a chiunque, indipendentemente dal contesto economico o geografico, di accedere a contenuti di alta qualità. Ci si rivolge a un pubblico globale e non ci si limita ai confini di un’azienda o di un’istituzione, ma ciò non toglie che le stesse accademie o università, e le stesse aziende non possano beneficiarne, per migliorare le competenze dei propri studenti/dipendenti, ampliando l’offerta formativa loro dedicata.
L’E-learning: dalle aziende alla didattica nelle scuole
Tutto questo preambolo non ti suona poi così nuovo, vero?
È naturale. Da ormai diverso tempo la formazione a distanza è entrata nelle nostre dinamiche di aggiornamento, a lavoro e non solo. C’è un mondo prima e un mondo dopo l’evento spartiacque che nel 2020 ha modificato il nostro approccio verso moltissimi aspetti della vita, e tra questi c’è – senza ombra di dubbio – anche la formazione.
Vediamo a che punto siamo, oggi – a diversi anni, ormai, da quel momento di svolta – nel percorso di affermazione e diffusione dell’E-learning aziendale e dell’E-learning nella didattica scolastica. L’emergenza è solo un lontano ricordo e l’innovazione è un’eredità preziosa che quella inaspettata e unica parentesi storica ci ha lasciato.
E-learning aziendale: una risorsa strategica per le imprese
Chiunque di noi sa a che cosa ci si riferisce quando si parla di corsi E-learning e la stragrande maggioranza dei lavoratori, in molti settori, e trasversalmente rispetto a ruoli e mansioni, ha avuto modo di formarsi direttamente con esperienze di E-learning aziendale. È scontato? Non proprio. O, per lo meno, non lo era fino a pochi anni fa. Dagli uffici alle linee di produzione, dai dirigenti ai blue collar, dalle piccole alle medie e grandi imprese, il panorama di riferimento dell’E-learning per aziende è cresciuto e abbiamo assistito ad un ampliamento delle metodologie di digital learning, che hanno permeato i nostri ambienti professionali e le nostre abitudini lavorative. Perché? Lo approfondiremo in seguito, ma ti basti sapere che la garanzia di efficacia della formazione, la sua misurabilità e le opportunità di ingaggio che l’E-learning aziendale garantisce ricoprono un ruolo strategico.
E-learning nella didattica tradizionale
Un tempo c’erano la LIM e il registro elettronico. Oggi, la lavagna interattiva multimediale è solo una delle tante componenti a disposizione delle nostre scuole per arricchire la didattica dei ragazzi, grazie alla tecnologia. Il pulsante che accende l’innovazione in classe non è più solo uno, e l’E-learning nella didattica è una sfida che tanti istituti ed insegnanti hanno colto, con entusiasmo e coraggio. Della serie: “Abbiamo superato la non facile fase della didattica a distanza forzata… che cosa abbiamo imparato?”.
Di sicuro ci si è resi conto che i nativi digitali parlavano e parlano una lingua che non poteva rimanere sconosciuta a chi è chiamato ad occuparsi della loro educazione. Che uno spazio c’era, per arricchire la formazione tradizionale di elementi d’innovazione, senza snaturare ciò che di prezioso la scuola aveva sempre portato in dote. Che si potevano mettere a frutto le inclinazioni degli studenti, senza rinunciare per questo al valore di un libro stampato o all’utilità di una pagina scritta a mano. Si è, quasi naturalmente, approdati a quello che possiamo definire “blended learning”, il cosiddetto approccio misto. Perché anche nella scuola la parola chiave è flessibilità. Ed ecco che l’utilizzo di strumenti come Google Classroom, Zoom, Skype, Teams, Miro e Moodle, anche in classe, ha cominciato, un passo alla volta, a farsi spazio.
Educational Technology (Edtech)
Come possono, in definitiva, le tecnologie educative, trasformare ed accrescere il valore dell’esperienza di apprendimento, a scuola e a lavoro? Con EdTech, si intende – prima di tutto – l’insieme delle nuove tecnologie didattiche e di supporti digitali utili per l’apprendimento. E un rafforzato coinvolgimento da parte degli alunni è, senza ombra di dubbio, una delle più valide opportunità offerte da questo tipo di approccio. Tra gli altri vantaggi, troviamo:
- Una più immediata comunicazione fra docenti e studenti.
- Un incremento della
- Una più agile gestione dei tempi della formazione.
- Un arricchimento e una diversificazione dei contenuti formativi.
- Una più dinamica strutturazione dei programmi didattici.
Queste sono solo alcune delle opportunità che un approccio innovativo dell’apprendimento può garantire. Sei d’accordo?
L’E-learning in Italia: a che punto siamo?
Ma facciamo di nuovo un passo indietro, per capire a che punto siamo, oggi, in Italia, nel settore E-learning.
Partiamo da un’analisi del settore a livello globale. Il mercato dell’E-learning è in continua crescita da anni, ma recentemente ha raggiunto risultati straordinari grazie alla transizione globale verso l’istruzione digitale. Supportato dai progressi tecnologici, dal cambiamento nelle modalità di apprendimento e dalla crescente richiesta di soluzioni educative flessibili e accessibili, il settore continua a crescere.
Negli ultimi dieci anni, il mercato dell’E-learning in Italia ha registrato una crescita significativa, trainata dall’adozione crescente di tecnologie digitali e dalla necessità di soluzioni formative flessibili.
- Nel 2022, il mercato dell’E-learning in Italia è stato stimato a oltre 500 milioni di euro.
- Le previsioni indicano una crescita annuale del 10%, con il mercato che potrebbe raggiungere 1,68 miliardi di euro entro il 2027.
Fattori di Crescita:
- Pandemia – La necessità di formazione a distanza durante la pandemia ha accelerato l’adozione dell’E-learning, sia in ambito educativo che aziendale.
- Formazione aziendale – Le aziende italiane hanno incrementato l’uso di piattaforme E-learning per la formazione del personale, riconoscendone i vantaggi in termini di flessibilità e riduzione dei costi.
- Tecnologie emergenti – L’integrazione di intelligenza artificiale, realtà virtuale e realtà aumentata ha migliorato l’efficacia e l’interattività dei corsi E-learning.
Statistiche Rilevanti:
- Nel 2023, i ricavi del mercato dell’istruzione online in Italia hanno raggiunto 1,22 miliardi di euro, con un tasso di crescita annuo composto (CAGR) previsto dell’8,33% tra il 2023 e il 2027.
- Si prevede che entro il 2027, circa 15,6 milioni di italiani parteciperanno a corsi online.
Prospettive Future: Il mercato dell’E-learning in Italia è destinato a crescere ulteriormente, sostenuto dall’innovazione tecnologica e dalla crescente domanda di formazione continua.
Le aziende italiane sono tuttavia ancora indietro rispetto al resto d’Europa sull’investimento nella formazione digitale dei dipendenti.
Quindi, non c’è bisogno nemmeno di dirlo, ancora tanta strada rimane da fare e non siamo che all’inizio del cammino.
Vantaggi vs svantaggi dell'E-learning
Dato che nel tempo, il settore della formazione a distanza ha dovuto fare i conti con una naturale schiera di “diffidenti” dell’E-learning, proviamo a stilare la classica Pro/Con List.
Tra gli innumerevoli vantaggi dell’E-learning, inoltre, non dimentichiamo:
- Minori costi di formazione – Non bisogna più prenotare aule, far spostare persone e retribuire docenti per ogni sessione.
- Monitoraggio della formazione facilitato – L’LMS raccoglie tutte le informazioni che ci servono.
- Aggiornamento dei contenuti più immediato – Per modificare un contenuto, basterà aggiornare il corso con pochi clic. Inoltre, i contenuti hanno un altissimo grado di personalizzazione.
- Copertura più ampia – Chiunque, con una connessione Internet, può formarsi.
- Possibilità di monitorare l’apprendimento – Grazie a strumenti tecnologici che rilevano i risultati (KPI) e gestiscono la didattica.
- Possibilità di personalizzazione dell’apprendimento da parte dell’utente – Se c’è qualcosa che non capisco, posso decidere di rivedere la lezione, rifare un esercizio, approfondire con il materiale a mia disposizione.
Ci sono però anche dei punti deboli, svantaggi dell’E-learning, che non avrebbe senso nascondere. Primo fra tutti la mancanza della relazione fisica con il docente e gli altri studenti, che potrebbe incidere sulla motivazione dell’apprendimento.
Se però ti metterai a tavolino a studiare la lista dei pro e dei contro, ti renderai conto autonomamente che l’ago della bilancia si orienterà verso i vantaggi.
La tecnologia alla base
La tecnologia, come dicevamo, è un elemento chiave della formazione a distanza. È chiaro a tutti quanto questo settore sia stato travolto da un cambiamento epocale negli ultimi anni. Come sappiamo, infatti, il progresso ha “galoppato” come mai prima d’ora nel passato recente, le nostre stesse abitudini sono state stravolte e, naturalmente, la tecnologia dell’E-learning è evoluta.
Si sono moltiplicati i software di produzione dei corsi e le possibilità di fruizione da parte degli utenti (pensiamo alla rivoluzione che è stata l’avere sempre a portata di mano un device, il nostro smartphone, in ogni momento della giornata), ma per fruire di un corso di formazione a distanza, che sia tracciabile, è comunque sempre necessaria una piattaforma E-learning, che nel gergo tecnico è chiamata Learning Management System, o, in breve, LMS.
Si tratta di una piattaforma che permette di gestire il processo di apprendimento. È lo spazio virtuale in cui si trasmettono, si fruiscono e si tracciano i contenuti della formazione. Un LMS valuta obiettivi di apprendimento individuali e organizzativi, misura i progressi verso il raggiungimento di tali obiettivi e permette, addirittura, di ottimizzare l’organizzazione della formazione in presenza, nell’ottica di ottimizzazione del blended learning (l’apprendimento misto).
Per capire meglio cosa sono le piattaforme E-learning, capiamo intanto che aspetto hanno.
Un Learning Management System si compone di:
- Un’interfaccia di amministrazione, in cui un responsabile della formazione gestisce, da backoffice, i contenuti della formazione: in altre parole si caricano i corsi, si organizzano i quiz di verifica dell’apprendimento, si aggiungono studenti, si analizzano i report;
- Un’interfaccia utente dalla quale gli studenti accedono per potersi formare.
Gli utenti delle piattaforme di formazione E-learning hanno diversi ruoli:
- Studenti.
- Docenti.
- Manager.
- Amministratori.
A dotarsi di piattaforme E-learning LMS solitamente sono:
- Medie e grandi aziende.
- PMI.
- Enti no-profit e associazioni strutturate.
- Istituzioni scolastiche e accademiche.
Facciamo un excursus di quelle che, a parer nostro, sono le migliori Piattaforme LMS.
Piattaforme E-learning Proprietarie:
- Docebo – Piattaforma italiana con interfaccia intuitiva. Offre funzionalità avanzate per la gestione della formazione aziendale.
- isEazy LMS – Facilita la creazione e gestione di corsi online. Include strumenti per l’analisi delle performance degli utenti.
- Adobe Learning Manager – Integrato con altri prodotti Adobe. Supporta contenuti multimediali e interattivi.
- iSpring – Converte presentazioni PowerPoint in corsi E-learning. Offre quiz e simulazioni per l’apprendimento.
- SAP Litmos – Soluzione cloud per la formazione aziendale. Fornisce report dettagliati sul progresso degli utenti.
- TalentLMS – Piattaforma flessibile e personalizzabile. Supporta l’apprendimento mobile.
- Fuse LMS – Focalizzata sull’apprendimento sociale e collaborativo. Incorpora funzionalità di intelligenza artificiale.
- Thrive – Combina LMS e Learning Experience Platform (LXP), che approfondiremo in seguito. Offre contenuti personalizzati basati sulle esigenze degli utenti.
- Open eLMS – Soluzione completa per la gestione della formazione. Include strumenti per la creazione di contenuti.
- Absorb LMS – Interfaccia moderna e user-friendly. Supporta l’integrazione con altre applicazioni aziendali.
- 360 Learning – Piattaforma collaborativa per la creazione di corsi E-learning. Promuove l’apprendimento peer-to-peer.
Piattaforme E-learning Gratuite e Open Source:
- Moodle – La piattaforma LMS open source più diffusa al mondo. Altamente personalizzabile e supportata da una vasta comunità.
- Forma LMS – Progetto italiano open source. Fornisce funzionalità avanzate per la gestione della formazione.
- Ilias – Piattaforma open source con ampia comunità di sviluppatori. Supporta vari tipi di contenuti e strumenti di valutazione.
- Teachable – Facilita la creazione e vendita di corsi online. Offre strumenti di marketing integrati.
Piattaforme LXP
Per concludere, facciamo un piccolo focus sulle piattaforme LXP, che abbiamo citato poco fa, e di cui forse hai già sentito parlare. Una Learning Experience Platform (LXP) è una piattaforma digitale che offre agli utenti un’esperienza di apprendimento personalizzata e interattiva, andando oltre la semplice distribuzione di contenuti formativi interni. Le LXP permettono agli utenti di creare, condividere e integrare materiali esterni, facilitando l’accesso a risorse diversificate e pertinenti alle loro esigenze.
Una caratteristica distintiva delle LXP è l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA) per l’E-learning per suggerire contenuti basati sulle esperienze precedenti dell’utente, sulle interazioni di altri utenti e sugli obiettivi di apprendimento individuali. Questo approccio dinamico ricorda il funzionamento di piattaforme di content sharing, come YouTube, dove i suggerimenti si adattano alle preferenze e al comportamento dell’utente.
Le metodologie da seguire nell'E-learning: dalla progettazione all’elaborazione dei contenuti
Alla base delle metodologie E-learning sta innanzitutto la progettazione. Individuare dei precisi obiettivi formativi e strutturare una progettazione E-learning che li tenga a riferimento come driver primari è fondamentale.
A guidare nella progettazione di un corso deve essere innanzitutto l’utente: la formazione deve essere user oriented e non più content oriented. Al centro, quindi, sta colui che il contenuto lo deve fruire, e non i contenuti E-learning stessi. La prima cosa da fare quando ci si trova di fronte all’esigenza di progettare un corso è domandarsi: chi dovrà fruirlo? La risposta ci aiuterà a capire come costruirlo. Poi, naturalmente, anche la materia ha la sua importanza. Talvolta, infatti, è il contenuto stesso a guidarci in una direzione: pensiamo a quelle tipologie di materie per le quali è sconsigliata una formazione che sia 100% a distanza (laddove sia prevista una componente di apprendimento pratico, ad esempio). In questi casi, spesso, è la metodologia blended (mista) quella da privilegiare. Ti immagini quanto smisurate possano essere le opportunità che il progresso tecnologico può offrirci in questo ambito? Pensa, ad esempio, a quanto è possibile avvicinare l’esperienza fisica alla formazione digitale con la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR).
Principali modelli E-learning
I corsi E-learning, nella fase di progettazione, si rifanno tendenzialmente a dei modelli. Modelli che cambiano a seconda degli obiettivi e del target dei corsi stessi.
Tra i modelli più comuni troviamo quello lineare, adatto a percorsi ben strutturati in cui i contenuti seguono una sequenza precisa. Questo approccio è ideale per i corsi E-learning che richiedono una progressione logica, ma può risultare limitante per l’utente che vorrebbe maggiore libertà “di movimento” e autonomia nella fruizione. È uno dei punti di partenza più semplici, che garantisce senz’altro chiarezza ed efficienza dell’oggetto formativo.
In alternativa, troviamo il modello non lineare, che consente agli utenti di scegliere liberamente l’ordine dei contenuti, permettendo una maggiore personalizzazione del percorso. Questa flessibilità, tuttavia, richiede un certo livello di autonomia dell’utente finale. È particolarmente apprezzato quando si vuole lasciare spazio a un apprendimento misto, dove agli utenti viene data la libertà di esplorare risorse complementari secondo i propri ritmi.
Un approccio sempre più diffuso è quello della flipped classroom, o classe capovolta, che prevede una consultazione di materiali didattici digitali (video o slide, ad esempio), da parte degli studenti, prima delle lezioni in presenza. Questa metodologia incoraggia una partecipazione attiva e consente agli insegnanti di concentrarsi sulle aree critiche, ma richiede agli studenti un alto grado di preparazione autonoma.
Il blended learning, o apprendimento misto, è un modello che combina formazione online e lezioni in presenza, integrando il meglio dei due mondi. Questo approccio si presta particolarmente bene ad attività pratiche o interazioni che beneficiano del contatto diretto, consentendo agli utenti di apprendere in modo sia autonomo sia guidato. La capacità di integrare efficacemente momenti virtuali e fisici, lo rende una delle metodologie E-learning più versatili, pur richiedendo una pianificazione accurata per garantire continuità tra le due modalità.
Per esigenze di formazione rapida e focalizzata, il microlearning si dimostra un’ottima soluzione. Grazie a moduli brevi e specifici, permette di apprendere in modo rapido e mirato. È perfetto per aggiornamenti o formazione continua, ma meno adatto a tematiche complesse che necessitano di un’analisi approfondita.
Il social learning enfatizza l’apprendimento collaborativo, sfruttando piattaforme digitali per favorire lo scambio. Questo approccio, che stimola il coinvolgimento e la costruzione di competenze sociali, è particolarmente efficace nei contesti dove la collaborazione è centrale. Tuttavia, il successo è strettamente legato al livello di partecipazione attesa degli utenti, un elemento che può essere rafforzato integrandolo con altre metodologie E-learning.
Un altro modello E-learning interessante è la gamification, che incorpora dinamiche di gioco nei percorsi formativi per rendere l’apprendimento più coinvolgente. Questo approccio stimola la motivazione attraverso sfide, premi e classifiche, ma richiede obiettivi formativi ben definiti per evitare che l’aspetto ludico prevalga su quello educativo.
Infine, l’adaptive learning, che rappresenta la frontiera forse più avanzata, perché utilizza l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati per personalizzare l’esperienza di apprendimento. Questo modello, particolarmente utile in ambito aziendale o per contenuti complessi, garantisce un’efficacia elevata ma necessita di investimenti significativi in tecnologia e progettazione.
Come vengono progettati i corsi di formazione E-learning
Ma facciamo un altro passo indietro. Come si realizzano, allora, i corsi di formazione E-learning? Chiaramente i linguaggi sono molteplici e in continua evoluzione. Se pensiamo a un corso digitale, tenderemo a immaginarci delle slide che si susseguono, magari accompagnate dal contributo audio o video di un docente, di un esperto o anche solo di un attore, che le illustra.
Gli authoring tool più avanzati, oggi, consentono di progettare corsi E-learning che siano quanto più interattivi possibili, alternando chiamate all’azione a contenuti multimediali, quiz di verifica dell’apprendimento a simulazioni e registrazioni dello schermo (screencast). L’obiettivo è l’ingaggio dell’utente (engagement) e per ottenerlo è fondamentale interessare, rendere l’esperienza memorabile e, allo stesso tempo, intuitiva. Ricorda che la semplicità è spesso la strada maestra da seguire, anche nei corsi più elaborati.
Anche la piattaforma, in ottica di engagement, può venirci incontro, perché ci permette di strutturare l’esperienza formativa sfruttando la gamification (l’applicazione di elementi mutuati dai giochi nella formazione). Immagina di fruire di un corso nel quale ti trovi a competere con i tuoi colleghi: magari con dei badge da acquisire, dei premi in palio, delle classifiche da scalare e degli obiettivi concreti da raggiungere. Tutto questo potrebbe spingerti a seguire il corso con un coinvolgimento maggiore, dandoti proprio l’impressione di stare giocando. Non male, vero?
Naturalmente, l’apprendimento, in questo modo, risulterà più facile.
La diversificazione dei linguaggi e dei contenuti, naturalmente, ha poi il suo peso nell’incremento dell’ingaggio utente. Sono diverse le componenti E-learning multimediali con cui si possono arricchire i propri contenuti, per esempio:
- Video interviste.
- Infografiche interattive.
- Cartoon.
- Interviste o video-scenari situazionali.
- Video registrazioni di procedure operative.
- Contenuti audio a puntate (brevi podcast).
Prova a pensarci. La “movimentazione” del corso E-learning con questi innesti, contribuirà a mantenere viva l’attenzione dell’utente, che si ritroverà a maneggiare una tipologia di contenuti a lui molto vicina.
Dietro le quinte della progettazione E-learning: le figure professionali
La progettazione di un corso fa capo ad una disciplina ben precisa, l’instructional design, e ad occuparsene sono figure professionali E-learning specifiche: gli instructional designer. Si tratta di veri e propri progettisti della formazione, che lavorano a braccetto con i subject matter expert, o esperti di materia, e con gli sviluppatori della piattaforma, per realizzare percorsi formativi ad hoc. Non necessariamente, quindi, chi realizza corsi E-learning è un formatore o un docente, anzi, molto spesso non è così. Gli instructional designer si potrebbero definire gli sceneggiatori del corso: alla base di tutto sta la progettazione, guidata dall’immaginazione.
In realtà, possono essere molte altre le figure professionali coinvolte in un processo di formazione E-learning, oltre a quelle già citate, ad esempio:
- Project manager
- Sviluppatori di contenuti
- Sviluppatori multimediali
- Esperti di user experience
- Addetti all’helpdesk
Tutti questi professionisti concorrono a creare percorsi formativi a distanza che siano quanto più coinvolgenti e stimolanti per l’utente. Ma in che modo? E con quali strumenti?
Software E-learning: a cosa servono
Oggigiorno sono davvero moltissimi gli authoring tool a disposizione degli sviluppatori, veri e propri software per creare corsi E-learning, che permettono di trasformare un contenuto di partenza (magari un semplice documento di testo o la più classica delle presentazioni in Powerpoint) in un modulo E-learning, che sia multimediale, interattivo, dinamico, tracciabile e fruibile in mobilità. L’esito della progettazione e produzione del corso, l’output, è sempre un oggetto in formato (tendenzialmente lo SCORM 1.2) leggibile e tracciabile dalla piattaforma di Learning Management System (LMS).
Come dicevamo, sono numerosissimi sul mercato di oggi gli authoring tool. Alcuni di questi software E-learning richiedono capacità di sviluppo e conoscenze informatiche più o meno approfondite (e di base permettono qualsiasi tipo di progettazione e personalizzazione), altri sono pensati per essere utilizzati anche da figure senza alcun tipo di esperienza tecnica (ma permettono di realizzare corsi efficaci, anche se magari devono scontare una minore possibilità di personalizzazione). In base alle esigenze di partenza, alla quantità e alla tipologia di utenti da formare, alle competenze del proprio team di sviluppo e ad altre variabili, il progettista sceglie a quale tipo di software E-learning appoggiarsi per la produzione di un corso.
Mobile Learning
Non siamo certo noi a dovervi spiegare il ruolo centrale che i device mobili si sono ritagliati nelle nostre vite nell’ultimo decennio. Vien da sé, quindi, che se lo smartphone ha sostituito un po’ alla volta il giornale attraverso cui informarsi su quello che accade nel mondo e se gli influencer hanno preso il posto dei cari vecchi “consigli per gli acquisti”, allora anche il settore della formazione è stato chiamato a cogliere fin da subito l’importanza di offrire agli utenti un ambiente didattico fruibile da dispositivi mobili. Questo per consentire loro di formarsi nel modo in cui consumano tutti gli altri tipi di contenuti nella loro giornata e aumentarne, così, il coinvolgimento.
Stiamo parlando di Mobile Learning, o M-Learning. Di cosa si tratta? Il Mobile Learning è una modalità di accesso ai contenuti formativi attraverso i dispositivi mobili (smartphone o tablet). Questo, chiaramente, risponde nel migliore dei modi all’ormai indispensabile logica del “dove vuoi e quando vuoi”. Ci si deve poter formare non solo in ufficio e durante l’orario di lavoro, ma anche da casa, magari dal divano, durante gli spostamenti casa-lavoro, in orari “non canonici”, un po’ alla volta, quando gli spazi delle nostre giornate lo consentono. Il Mobile Learning è strategico anche per la formazione sul campo: immaginatevi una formazione E-Learning fruita direttamente in linea di produzione, dal tablet, magari potenziata da innesti di realtà aumentata (AR). Tramite Mobile App, poi, gli utenti non sono più necessariamente legati all’accesso a Internet, ma si possono formare anche offline, senza perdere la possibilità di sincronizzare i progressi di avanzamento e tracciare la formazione in LMS, una volta che la connessione sarà stata ristabilita.
L’importanza dell’interazione nell’E-Learning
L’importanza dell’interazione nei contesti di apprendimento on-line non è solo una sensazione. È dimostrato, infatti, quanto l’interazione su obiettivi cognitivi sia in grado di aumentare la padronanza da parte degli studenti di concetti critici. Della serie: “Se faccio, imparo”.
Pensaci, anche nella formazione in presenza la possibilità di interagire con la classe e di partecipare attivamente alla lezione, cambia di molto il grado di coinvolgimento. Nei setting virtuali dell’E-learning l’interazione si fa spesso addirittura irrinunciabile. Vien da sé che l’interazione non può limitarsi ad una mera “chiamata al click” per l’utente, ma deve essere progettata e strutturata per massimizzare l’engagement e rendere lo studente il vero protagonista del nostro corso. Al centro – infatti – non deve più stare il contenuto, ma il fruitore del contenuto. In questo senso, sia la scelta e la configurazione del Learning Management System, sia la logica con cui vengono progettati i corsi E-Learning, sono cruciali.
A spiegarcelo, come dicevamo, sono anche molti studi scientifici: “L’analisi comparativa ha evidenziato l’importanza dell’interazione nei contesti di apprendimento: i risultati ottenuti hanno dimostrato che il leverage più importante di un LMS è la funzione collaborativa e interattiva.” (“Analisi comparativa di secondo livello di LMS e costruzione di uno strumento di analisi” – Design the Future! Extended abstracts della multiconferenza EM&M ITALIA 2016; Silvia Mazza, Maria Beatrice Ligorio).
E-Learning per tutti: accessibilità e inclusività
Lo diciamo sempre: uno degli errori più grandi che si rischiano di commettere nella progettazione di un corso E-Learning è quello di non pensare al nostro target.
Quando lavoriamo a un corso dobbiamo farlo pensando proprio alle esigenze dei nostri utenti. Ma chi sono i nostri utenti? A volte la risposta è così generica da spaventarci: “tutti i lavoratori!”. E tutti i lavoratori, lo sappiamo, hanno lo stesso diritto di poter comprendere e fruire al meglio i contenuti dei nostri corsi, ecco perché un tema caldo, nel nostro settore, è quello dell’accessibilità e dell’inclusività nell’E-learning.
Accessibilità e inclusività: significato
Ma facciamo un passo alla volta: che cosa si intende per accessibilità e inclusività?
L’accessibilità è la possibilità garantita ad ogni persona di poter fruire di ogni prodotto o servizio e accedere a qualsiasi contesto. Io, utente, devo poter fruire quel corso anche nella sua parte di lettura nonostante io sia ipovedente, così come devo poter fruire di quell’audio anche se ho un disturbo dell’udito. Questi sono solo alcuni esempi, ma che ci permettono di iniziare a comprendere.
Se l’accessibilità garantisce che tutti possano tecnicamente accedere ai contenuti, l’inclusività aggiunge un elemento fondamentale: creare contenuti che siano rilevanti, rispettosi e accoglienti per ogni individuo, a prescindere dalle differenze culturali, linguistiche, di genere o di abilità. Accessibilità e inclusività vanno di pari passo, perché riconoscere la diversità è la chiave per progettare corsi davvero efficaci e che abbiano un impatto positivo. Includere vuol dire considerare non solo le limitazioni fisiche o sensoriali, ma anche le differenze nei livelli di alfabetizzazione digitale, nei contesti lavorativi o nelle modalità di apprendimento.
Corsi E-learning e LMS accessibili: breve guida
Facciamo una rapida e non esaustiva carrellata di alcune accortezze che è sempre bene tenere presenti progettando un corso E-learning o configurando una piattaforma LMS, per non incappare in errori sul tema accessibilità.
- Scegliere e configurare l’LMS ricordandosi che esistono specifici plugin a supporto dell’accessibilità.
- Impostare correttamente i titoli e utilizzare i tag h1, h2, h3.
- Compilare gli “Alt text”, che sono i testi alternativi per le immagini.
- Usare le tabelle per i dati.
- Impostare i player dei video e dei contenuti dinamici perché siano sempre utilizzabili da tastiera.
- Prevedere sempre i sottotitoli (closed caption) nei nostri video/audio.
- Ricordarsi che i colori non riguardano solamente questioni estetiche: in generale, più sono contrastanti meglio è, però ricordiamoci che non tutti li riescono a distinguere, quindi, non devono essere utilizzati come il solo elemento di differenziazione degli elementi di una pagina.
- Utilizzare linguaggi semplici e neutri, evitando espressioni che possano risultare esclusive o discriminatorie.
UX e UI nell’E-Learning
Anche nella formazione a distanza, l’User Experience (UX) e l’User Interface (UI) hanno la loro importanza. Lo sapevi? C’è un gran bisogno, infatti, di piattaforme di Learning Management System dall’utilizzo semplice, nelle quali l’utente possa trovarsi a proprio agio e muoversi con facilità.
L’User Experience (UX) sta ad indicare le sensazioni e le emozioni che l’utente vive interfacciandosi con la piattaforma. L’User Interface (UI), invece, è l’interfaccia utente, in altre parole il layout grafico (pulsanti, immagini, cursori) di una applicazione (di una piattaforma o di un corso). Una puntuale progettazione di entrambe contribuisce a migliorare la Learner Experience (LX), cioè l’Esperienza Utente del discente.
AI, AR e VR nell’E-Learning: il futuro è adesso
Intelligenza Artificiale (AI), Realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) sono già qui. Nell’E-learning la macchina intelligente è frutto di infinite possibilità (pensiamo a chatbot, analisi semantica, Big Data) e, allo stesso modo, il settore della formazione a distanza trae grossi vantaggi da Realtà Virtuale e Realtà Aumentata. Calarsi in un fittizio ambiente 3D in cui interagire attraverso l’uso di periferiche (Virtual Reality) può essere di grosso aiuto per alcuni tipi di formazione, parallelamente, implementare la realtà circostante (la realtà vera, quindi), visualizzandola attraverso dei dispositivi mobili e arricchirla di informazioni digitalmente fruibili, può rappresentare un’occasione unica per dare risposta ad altri tipi di esigenze formative.
Il punto di forza della VR è la simulazione. La maggiore immersività e interattività della VR permettono di calarsi in una “scena”, tutelandosi da ogni possibile rischio. Ne fanno uso alcune strutture mediche e aziende edili, le forze dell’ordine e l’esercito.
La portabilità e la relativa economicità lato utente trasformano invece l’AR in una sorta di manuale interattivo o di assistente virtuale, che contiene tutte le informazioni utili a un contesto specifico.
Interessante, vero? E pensa che VR e AR sono tecnologie dall’immenso potenziale, di cui è stata grattata solo la superficie. Se vuoi approfondire, puoi farlo qui!
Come si sposano queste tecnologie d’avanguardia, concretamente, con la formazione aziendale cui ci stiamo abituando? Un esempio interessante è il Mixed Reality Learning. Si tratta di un approccio innovativo che combina corsi E-learning e formazione in loco, sfruttando la Realtà Aumentata (AR) per creare esperienze di apprendimento immersive e flessibili.
Caratteristiche principali del Mixed Reality Learning
- Integrazione con Moodle – La piattaforma si collega a Moodle, permettendo il tracciamento delle attività formative e il completamento dei moduli.
- Formazione contestualizzata – Gli utenti possono accedere ai contenuti direttamente sul posto di lavoro tramite marker visivi, senza bisogno di QR code o barcode. Qualsiasi oggetto può essere configurato come marker personalizzato.
- Varietà di contenuti – Supporta corsi E-learning, video, modelli 3D, quiz e giochi formativi, adattabili a diverse esigenze.
- Percorsi formativi modulari – È possibile creare “campagne” personalizzate, in cui ogni modulo è attivato da marker specifici, per una formazione più mirata.
In sintesi, il Mixed Reality Learning è una soluzione che migliora la qualità della formazione aziendale, rendendola più accessibile, pratica e coinvolgente.
Consulenza E-learning per le imprese: perché rivolgersi a noi
Come avrai capito, quello della formazione digitale e dei corsi E-learning è un settore complesso, che merita di essere esplorato a fondo. Noi di Frog Learning, ci dedichiamo a rendere la formazione aziendale online efficace e coinvolgente, offrendo una gamma di servizi E-learning e collaborazioni strategiche. Progettiamo corsi E-learning interattivi su misura, proponiamo il nostro catalogo corsi Moocca, forniamo consulenza per strategie formative digitali attraverso il nostro servizio di Learning Advisory e integriamo tecnologie avanzate, come la realtà mista, per esperienze di apprendimento innovative. Inoltre, supportiamo le aziende nell’implementazione di piattaforme LMS, come Moodle, per gestire e monitorare i percorsi formativi. É attiva anche una partnership con Docebo, la piattaforma di E-learning globale tra le più potenti al mondo, per la quale offriamo servizi di:
- Learning Advisory.
- Content Creation.
- Platform Support.
- Platform HelpDesk.
Grazie alle partnership con GoodHabitz, isEazy e Polimi offriamo soluzioni di E-learning e formazione su misura, con contenuti di alta qualità e strumenti pensati per rispondere alle esigenze specifiche di ogni organizzazione. Il nostro catalogo corsi si sposa armoniosamente con i cataloghi di Goodhabitz (soft skills) e Polimi (Competenze manageriali di alto livello).
Se hai trovato spunti interessanti in questa guida, sappi che abbiamo solo toccato la punta dell’iceberg. Nel nostro blog sull’E-learning troverai approfondimenti sulle tecniche e le ultime tendenze del digital applicato alla formazione aziendale online. Vuoi saperne di più? Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato e fissa una call con noi per una demo gratuita!
Fonti
- 27+ statistiche sul settore E-learning e corsi online – vai alla fonte: https://seoriented.it/elearning-statistiche/
- Quanto vale il mercato dell’e-learning in Italia – vai alla fonte: https://www.businessintelligencegroup.it/quanto-vale-il-mercato-dell-E-learning-in-italia-nel-2022/
- Eurostat, Community Survey on ICT usage in enterprise