E-learning inclusivo e accessibile. Ecco come ottenerlo!

L'uso di Internet è ormai diventato imprescindibile per lavorare e formarsi. Questo ruolo centrale ha spostato l'attenzione, specie nell'ultimo decennio, sull'importanza dell'accessibilità e dell'inclusività nell'E-learning. L’esclusione degli utenti con abilità definite “diverse” o “altre” rispetto a quelle mediamente possedute dagli individui è un triste anacronismo nella società della conoscenza per eccellenza, la prima nella storia con un così facile accesso alle informazioni.

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E-learning inclusivo e accessibile

Sommario

E-learning inclusivo: cosa significa?

Rendere l’E-learning inclusivo significa rendere fruibili percorsi di formazione on-line a un numero sempre maggiore di utenti con abilità limitate rispetto a quelle mediamente richieste

Inclusività significa aprire le possibilità di conoscenza e di competenza al singolo e aumentare il valore delle organizzazioni grazie all’apporto della diversità e dell’eterogeneità.

E-learning inclusivo si traduce in un intervento di miglioramento dell’impianto formativo in termini di contenuti, metodologie, tecnologie.

Corsi E-learning inclusivi: perchè sono così importanti?

Rendere accessibili i corsi E-learning è il primo requisito per l’inclusività concreta nell’apprendimento. 

Le numerose tecnologie a disposizione rendono raggiungibile questo obiettivo grazie all’adattamento delle metodologie e a una progettazione dei contenuti che segua specifici criteri pensati in funzione delle diverse abilità dell’utente.

In fase di analisi dei bisogni formativi è necessario approfondire la tipologia di abilità che si ha bisogno di potenziare e progettare tutto il corso in funzione delle sue caratteristiche.

Le abilità “diverse” possono essere:

  • Cognitive;
  • Visive;
  • Uditive;
  • Linguistiche;
  • Motorie.

 

Conoscere le esigenze di questi utenti e le loro modalità di accesso all’apprendimento è l’unica strada per progettare la loro esperienza di apprendimento in E-learning.

Come progettare corsi E-learning inclusivi

Quando si parla di accessibilità nel campo dell’E-learning, a livello pratico, si fa riferimento ad aspetti tecnici che riguardano:

  • La fase di progettazione;
  • Gli strumenti necessari;
  • Le implementazioni in piattaforma;
  • La linea narrativa del corso;
  • Le interazioni.

Progettazione

In fase di progettazione la conoscenza delle possibilità di accesso dell’utente è fondamentale. 

  • Qual è il suo approccio con l’apprendimento? 
  • Quali strumenti può utilizzare?
  • Che esperienza ha con i contenuti e il linguaggio del tema trattato?

 

Questi sono solo alcuni dei quesiti utili durante la fase creativa.

teamwork

Strumenti

La strumentazione è un aspetto fondamentale: è necessario sapere quali dispositivi consentono all’utente di entrare in contatto con l’oggetto formativo e come va progettato il contenuto in base alle loro funzionalità.

Piattaforma

Accanto al tema della strumentazione si colloca direttamente quello delle implementazioni in piattaforma. Le tecnologie più avanzate offrono una discreta gamma di software in grado consentire all’utente di superare i limiti imposti dalla sua diversa abilità. In fase di sviluppo è dunque necessario assicurarsi che tutto sia impostato affinché gli utenti possano fruire il corso grazie a software in grado di convertire i contenuti in una modalità loro accessibile.

Narrazione

Quanto alla linea narrativa da scegliere, anche in questo caso è fondamentale una conoscenza delle possibilità di accesso all’apprendimento dell’utente in base alle sue specifiche caratteristiche. Dal punto di vista dell’ instructional design, la scrittura di uno storyboard per utenti con abilità limitate richiede un cambio di prospettiva da parte di chi scrive, un superamento di alcuni automatismi che solitamente si applicano durante la scrittura di un corso E-learning. Bisogna infatti entrare nella logica del non dare nulla per scontato, ma piuttosto costruire una narrazione destinata a specifici sensi che compensino quelli meno, o per nulla, attivi. Un altro aspetto da non sottovalutare è il ritmo di narrazione e l’impostazione delle frasi. Molti software nella conversione dei contenuti li ripropongono a una diversa velocità, anche per questo è meglio utilizzare frasi brevi e coordinate, limitando l’uso di subordinate.

Interazione

L’interazione segue le stesse regole della scrittura: capire il linguaggio e le possibilità di azione dell’utente sono i requisiti fondamentali affinché possa sentirsi davvero al centro dell’esperienza formativa.

Formazione diversamente abili

Norme e linee guida per un E-learning inclusivo

In generale, la legge 67 del 2006 tutela le persone con disabilità dalla discriminazione, anche qualora questa fosse involontaria. In ambito digitale, tuttavia, questa legge si limita ai contenuti, mentre è importante che un simile set di normative e linee guida venga applicato alla totalità dell’ICT.

Da un punto di vista normativo, l’Italia non ha leggi scritte appositamente per regolamentare inclusività e accessibilità nei corsi E-learning.

Esiste però una legge che regola l’accessibilità negli ambienti digitali delle industrie e delle amministrazioni pubbliche, la Legge 9/2004 n.4, puntualmente aggiornata, che fa riferimento alle Web Content Accessibility Guidelines (WCAG).

Il W3C e l'accessibilità del web: le WCAG

Realizzate a partire dal 1999 dalla Web Accessibility Initiative (WAI), una iniziativa promulgata dal W3C per migliorare l’accessibilità sul web, le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG) sono un set di linee guida cui gli sviluppatori dovrebbero attenersi per rendere accessibile a chiunque qualsiasi sito web.

Le WCAG si applicano sia ai dispositivi fissi che a quelli mobili e interessano gli utenti con disabilità cognitive, di apprendimento o visive.

Attualmente le WCAG sono arrivate alla versione 2.1, che presenta una lista di criteri di successo che concorrono a definire i criteri di conformità di un ambiente digitale.

Sul sito del W3C è  possibile reperire una serie di tool che facilitano designer e sviluppatori nell’autovalutazione dell’accessibilità.

Dall’agosto 2020 è in lavorazione la bozza della versione 2.2.

A livello europeo, poi, esiste la EN 301 549 v.2.1.2, una norma tecnica armonizzata che adotta quanto delineato dalle WCAG per definire uno standard per l’accessibilità digitale.

Come deve essere un LMS davvero accessibile

Un’esperienza formativa accessibile e inclusiva inizia con l’accessibilità dello stesso LMS.

Secondo le WCAG le caratteristiche fondamentali perché un LMS sia accessibile sono:

  1. La riconoscibilità dell’interfaccia e dei contenuti;
  2. L’esperienza di navigazione usabile e affiancata da tool di assistenza;
  3. La comprensibilità dei contenuti, del linguaggio, delle operazioni e dell’esperienza utente in sé;
  4. La longevità dei contenuti, che devono rimanere accessibili anche con l’evolversi delle tecnologie.
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E-learning inclusivo e accessibile: le sfide

Il primo ostacolo, forse il più difficile da superare, è nella testa di chi realizza i corsi: delegare la responsabilità dell’accessibilità.

Non bisogna in alcun modo dare per scontato che l’utente abbia a disposizione qualcuno che lo aiuti durante l’apprendimento, poiché questo potrebbe non corrispondere alla realtà.

Occorre ripensare il modo in cui i corsi vengono scritti e sviluppati, cosa che ci pone di fronte al secondo ostacolo: la presenza effettiva di esperti della formazione che siano mentalmente aperti e in grado non solo di trovare soluzioni inclusive e stimolanti.

È necessario, infatti, porre un certo grado di attenzione ai dettagli di ciò che si progetta, in modo che tutti gli aspetti rilevanti vengano da subito messi in risalto.

Per fare un esempio banale, se in un corso è importante che venga inserito un determinato elemento con delle caratteristiche specifiche è fondamentale che:

  • Siano da subito chiare a chi scrive;
  • Vengano immediatamente esplicitate, in modo da alleggerire il lavoro dello sviluppatore, evitandogli di perdere tempo per correggerle in un secondo momento ed evitare sviste che possano compromettere l’esperienza formativa;
  • Vengano etichettate come tali in modo che il sistema di lettura delle immagini ponga l’accento su tutte le caratteristiche essenziali e l’utente capisca da subito che quello è un elemento sensibile, vi presti attenzione e possa facilmente richiamarlo a sé nel momento del bisogno.
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Chiarezza e semplicità

Dal micro al macro, questa esigenza di chiarezza passa dagli elementi del corso alla struttura stessa del corso. Il percorso formativo deve essere mappato ed esplicitato all’utente, chiarendo se possibile anche le modalità di navigazione.

Potenziare il sistema di feedback è inoltre fondamentale, in modo che eventuali ostacoli possano venire aggirati in modo rapido ed efficiente.

Infine, è importante essere consapevoli del grande aiuto che deriva dal doppio binario sincrono-asincrono ma ancor di più lo è comprendere quando sia il caso di utilizzare l’uno e quando sia meglio servirsi dell’altro.

Per esempio, un momento di confronto sincrono può rivelarsi un problema per chi abbia problemi di tipo cognitivo, laddove invece l’utilizzo di un forum o comunque di un’attività asincrona può alleggerire l’esperienza e renderla maggiormente efficace. 

Tutto questo, in sintesi, confluisce nei due soliti annosi problemi dell’E-learning: costi e tempi di sviluppo.

I vantaggi aziendali e sociali di un E-learning inclusivo e accessibile

La fiducia in un E-learning strutturato in modo inclusivo e accessibile, che tenga conto di tutto quanto abbiamo detto finora, ha sicuramente un grande valore di ritorno, e una scelta illuminata in questa direzione non potrà che rivelarsi vincente.

E-learning e blended learning offrono maggiore flessibilità riguardo ai tempi e alle modalità di fruizione del corso. Già solo l’essere un corso digitale aggira ostacoli fisici, motori e geografici: Maometto e la montagna, insomma, però in salsa E-learning.

 

Nel territorio dell’E-learning inclusivo e accessibile, non del tutto vergine ma che di certo non è stato ancora mappato al 100%, l’unione di didattica, pedagogia, tecnologia e attenzione alle diversità porta sicuramente nuovi stimoli e nuova linfa alla realizzazione di corsi che non solo sono fruibili da chiunque, ma che sono più freschi, stimolanti ed efficaci.

Accessibilità e inclusività: la chiave di un nuovo E-learning?

Forse. Guardando al futuro dell’E-learning, ci si aspetta che il processo di inclusività e accessibilità diventi sempre più efficace e potenziato. Laddove la sua natura digitale non arriva, arriva il lavoro dei tanti professionisti coinvolti nel processo di creazione dei corsi.

Il potenziamento continuo delle reti consentirà non solo di entrare in tutte le case e in tutte le vite, ma l’ampliamento della banda a disposizione permetterà l’accesso a corsi sempre più strutturati e vari in termini multimediali, che in quanto tali andranno a sopperire a ogni genere di bisogno degli utenti. E questo, ci vien da dire, in tempi sempre più brevi, considerati i passi da gigante con cui si muove questo settore.

Quello che si chiederà all’E-learning sarà di affinare i suoi metodi e perfezionare i suoi strumenti per costruire percorsi che siano realmente alla portata di tutti, in un processo di studio continuo da cui non potrà che trarre beneficio.

Alfredo Goffredi e Alessia Margognoni

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